In esecuzione di un provvedimento di Custodia Cautelare in Carcere disposto dal Tribunale di Termini Imerese con indagini coordinate dalla Procura di Termini Imerese,
la Polizia di Stato ha tratto in arresto Gerardo Filetti, 38enne pregiudicato di Nocera Inferiore ma residente a Bagheria. L’esecuzione del provvedimento così come le indagini che hanno portato alle disposizioni dell’Autorità Giudiziaria sono state svolte dai poliziotti del Commissariato di P.S. “Bagheria”
Filetti, il 27 agosto del 2018, si è reso protagonista di un grave episodio di violenza, a mano armata, motivato da ragioni di giustizia sommaria, nei confronti di un concittadino bagherese. Il pregiudicato aveva appreso di una presunta molestia subito da una ragazza, sua conoscente, avvenuta su strada da parte di un giovane sconosciuto. Tale circostanza, piuttosto che a denunciare l’accaduto alle Forze dell’Ordine, lo aveva convinto ad una vendetta veloce, sbrigativa ed “armata”. Nel giro di qualche ora, Filetti era riuscito a risalire all’identità del presunto “molestatore” ed insieme ad alcuni sodali ancora in via di identificazione, lo aveva raggiunto sotto casa. Gli aggressori lo avevano letteralmente trascinato sul luogo dove poco prima sarebbe avvenuta la molestia sessuale, così da render ancor più simbolica la vendetta, lo avevano ripetutamente percosso con calci, pugni e sprangate e Filetti, sarebbe addirittura giunto a puntare una rivoltella al capo della vittima, esplodendo un colpo in aria. Scoraggiati poi dal suono delle sirene della Polizia di Stato in arrivo, i complici avrebbero desistito dal protrarre la loro cieca violenza ed il gruppo di malviventi si sarebbe sciolto.
Sin dalle imemdiatezze dei fatti, i poliziotti del Commissariato di P.S. “Bagheria” giunti sul luogo dell’aggressione e presso il Punto Territoriale di Emergenza di Bagheria dove la vittima avrebbe riportato una prognosi di 12 giorni, avevano identificato Gerardo Filetti, presente in zona. A seguito delle audizioni di alcuni testimoni, nonché attraverso le analisi della scena del crimine (la porzione di strada su cui l’aggressione si era consumata) e i rilievi emersi tra cui alcuni frammenti di bastoni usati per percuotere la vittima, si è giunti alla responsabilità del malvivente, alla dinamica dell’aggressione ed al movente.
E’ da rimarcare come, in relazione alla molestia a sfondo sessuale compiuta dal cittadino bagherese, sia stato instaurato un distinto procedimento penale.
Per ciò che concerne la spedizione punitiva capeggiata da Filetti, invece, in particolare per l’uso della pistola e per la circostanza che l’arma è stata puntata alla testa del bagherese e, successivamente, ha esploso un colpo in aria, elementi che denotano una innegabile pericolosità sociale, si è proceduto all’applicazione nei suoi confronti della misura restrittiva in carcere, poi notificata dai poliziotti del Commissariato di P.S. “Bagheria” presso la Casa Circondariale di Siracusa, dove l’uomo si trova recluso per altra causa.