Dopo l’annuncio dell’esito positivo della rivalidazione del Geopark, in occasione del meeting della EGN, lo scorso autunno in Spagna, è stato comunicato ufficialmente dalla Divisione di Scienze Ecologiche dell’UGG che il Consiglio del Global Geopark Unesco,
ha deciso di rinnovare al Parco delle Madonie lo status di Geopark Unesco per altri quattro anni (la cosiddetta carta “Verde”).
Un Geoparco è un territorio che possiede un particolare patrimonio geologico ed una strategia di sviluppo sostenibile sorretta da un programma europeo idoneo a promuovere tale sviluppo. Deve avere confini ben definiti e una sufficiente estensione per consentire uno sviluppo economico efficace del comprensorio, deve comprendere un certo numero di siti geologici di particolare importanza in termini di qualità scientifica, rarità, valore estetico o educativo.
L’esame di rivalutazione dell’Unesco, che periodicamente verifica la sussistenza dei requisiti e dei parametri per il mantenimento dello status di Geopark, era stata effettuata, da esperti internazionali, nello scorso mese di luglio. «È stato – afferma il Commissario straordinario Salvatore Caltagirone – raggiunto un altro obiettivo. Grazie al lavoro svolto e ai risultati ottenuti nel corso degli ultimi due anni, siamo passati dal cartellino giallo a quello verde, ottemperando a tutte le prescrizioni che erano state raccomandate».
La comunicazione riporta, inoltre, una serie di raccomandazioni a cui il Geopark Madonie deve attenersi per la permanenza nella rete della GG Unesco. Tra queste: quelle di aumentare i fondi per il Geopark, potenziare l’informazione e la promozione del patrimonio geologico all’interno del Territorio, attraverso specifici pannelli di interpretazione per il sito di Piano Battaglia (fossili di corallo) e sentiero didattico Filippo Arena, migliorare le strategie e le attività educative per facilitare la mitigazione di pericolo naturale e cambiamenti climatici nelle scuole e per la popolazione locale, e aumentare la visibilità del logo GGN Unesco in tutte le strutture come uffici turistici, musei, centri visita gestiti dai comuni e da altri partner. Dice ancora Caltagirone: questo risultato rappresenta un’altro motivo di speranza per le Madonie in questo difficile momento storico.