Le elezioni per il rinnovo dei Consigli comunali in Sicilia devono essere rinviate all’autunno. La decisione è stata adottata dal governo Musumeci allo scopo di contenere e contrastare i rischi sanitari derivanti dalla diffusione del Coronavirus nell’Isola.
Il periodo individuato è tra l’11 ottobre e il 6 dicembre. La delibera della giunta, che approva il disegno di legge proposto dell’assessore alle Autonomie locali Bernardette Grasso, è stata già pubblicata sul sito web della Regione Siciliana e inviata all’Ars per l’avvio del relativo iter parlamentare.
Attualmente interessati dalla tornata elettorale sono 61 Comuni – i cui organi verranno prorogati – tra i quali due capoluoghi di provincia: Agrigento ed Enna. Le elezioni, programmate originariamente per il 24 maggio, erano state già rinviate dal governo regionale al 14 giugno (con eventuale ballottaggio il 28 giugno). Adesso, visto il permanere dell’attuale fase emergenziale, la proposta di un ulteriore spostamento, sulla quale dovrà pronunciarsi l’Aula.
Il Movimento “PrimaTermini” considerata la situazione nell’isola aveva chiesto con una lettera dell’11 marzo 2020 al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e all’Assessore Regionale alle Autonomie locali e Funzione pubblica Bernardette Grasso di rinviare le elezioni amministrative in autunno. Ma fu preferita la data del 14 giugno. Un mese dopo, la scelta del governatore siciliano dimostra che il Movimento termitano aveva visto giusto e lontano.
“Ma come è facile intuire – scriveva nella lettera il Gruppo “PrimaTermini” – sembra poco probabile che l’emergenza si possa concludere se non arriverà l’estate. Come dicevamo sopra, sempre che il tutto termini il 3 aprile, occorreranno comunque mesi affinché le persone possano ritornare alla normalità e sedersi accanto ad un’altra pacificamente senza la paura di essere contagiata. Questo impedisce a chi nei fatti, non avendo, soprattutto per scelta, a disposizione consistenti risorse finanziarie, e punta tutto sugli incontri, soprattutto pubblici, di avere la possibilità di spiegare le proprie idee e il proprio programma. E siamo convinti che questo non sia un bene per la democrazia, ma anche per le nostre comunità, che hanno la necessità di mettere, oggi più che mai, a confronto le varie opzioni di governo locale. Per questo motivo chiediamo – conclude il Movimento nato a Termini Imerese – di considerare l’ipotesi di spostare l’appuntamento elettorale per le amministrative al prossimo autunno, quando si ritiene che l’effetto del Coronavirus sia scomparso, permettendo di affrontare con tranquillità, e dopo un corretto confronto, nelle nostre città e nei nostri paesi, un momento importante quale quello elettorale”.