Precisiamo immediatamente un aspetto, in modo tale che ognuno in queste situazioni si assuma le proprie responsabilità. Il Commissario straordinario, a cui si attestano le Ordinanze, firma dei provvedimenti che qualcuno gli sottopone e di cui si fida,
nella convinzione che, anche per una lunga presenza nell’amministrazione, questi ultimi dovrebbe conoscere meglio la realtà del territorio, sicuramente molto di più di chi viene da fuori. Ma non sempre è così. Andiamo però per ordine.
Due giorni fa, il 20 aprile, il Commissario straordinario Antonio Lo Presti, ha firmato una ordinanza proposta dal Secondo settore, che si occupa di Polizia Municipale, Ambiente, Protezione Civile e Servizi sociali, Dirigente Responsabile dell’ufficio Dr Maurizio Scimeca, e aveva come Responsabile dell’istruttoria dell’atto il dr. Salvatore Comparetto. La delibera, in ottemperanza al DPCM del 11 Aprile 2020 (art. 1, lettera z e all’allegato 1 – Punto 4), prevedeva la riapertura del mercato del contadino del mercoledì. E’ fatto obbligo, si leggeva nell’ordinanza – all’Associazione Fiere Sicane di delimitare, con apposito nastro segnaletico, l’area oggetto di concessione del mercato del contadino, realizzare un unico ingresso nell’area, contingentare il numero di persone in ingresso, garantire la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro nonché fare indossare agli operatori economici le mascherine e i guanti monouso. Inoltre sempre in ottemperanza allo stesso DPCM ordinava la riapertura del mercato settimanale del venerdì limitatamente per le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. E’ fatto obbligo – si precisava nell’atto – ai mercatai di delimitare, con apposito nastro segnaletico, l’area oggetto della vendita, realizzare un unico ingresso nell’area, contingentare il numero di persone in ingresso e garantire la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro nonché indossare le mascherine e i guanti monouso.
Risultato dell’ordinanza: proteste generali. A questo punto il Commissario straordinario fa un passo indietro e ieri, 21 aprile, firma una nuova ordinanza, proposto dal medesimo Settore e dallo stesso responsabile dell’istruttoria che modifica quella precedente. La delibera prevede la sospensione della riapertura del mercato settimanale del venerdì perché era stato accertato – si legge – che non era possibile delimitare adeguatamente l’area dove si svolgeva il mercato settimanale del venerdì al fine di contingentare il numero di persone in ingresso e quindi evitare possibili fenomeni di affollamento e assembramento vietate dal Decreto del 10 aprile 2020.
Incredibilmente però non diceva nulla su quello del mercoledì. Pertanto il Mercatino del Contadino si poteva svolgere normalmente. In base a che cosa non era chiaro. Forse perché quello, prima del Coronavirus, era meno frequentato? Ma si era tenuto presente che si svolge in un’area più piccola dove è molto difficile evitare gli assembramenti?
Sono in molti a nutrire preoccupazioni e chiederne l’annullamento. Tra questi il Movimento PrimaTermini che ritiene che la scelta “potrebbe, in modo grave, vanificare tutti i sacrifici posti in essere in queste settimane dalla gente per contenere l’epidemia. La promiscuità di persone, in un’area non facile da gestire può creare le condizioni ideali per la diffusione del Codiv19. Riteniamo la scelta altamente rischiosa per le persone e pertanto chiediamo l’immediato ritiro dell’Ordinanza”.
da cittadino Termitano rimango convinto che la sicurezza della salute sia la prima questione da trattare in questo triste momento, pero’ arrivare al punto che in uno spazio enorme come la marina luogo dove si svolge il mercatino a Termini non ci siano le condizioni per il distanziamento sociale solo per i generi alimentari e una offesa alla realtà,per i seguenti motivi :
Considerato che dal Covid 19 non c’è libereremo subito ne siamo consapevoli, quindi più prima che poi tutti dobbiamo ritornare a lavorare e parlo di tutti i settori naturalmente applicando i DPCM sulla sicurezza, il rischio diventa che se non moriamo di Covid 19 moriamo di fame.
Mi piace ricordare che i mercati rionali di Palermo (ballaro, capo ecc.) sono aperti, inoltre a Termini da quando i mercati rionali sono chiusi i commercianti hanno fatto cartello , lievitare i prezzi, lavorano per quattro volte rispetto a prima ed in più si sono incassati il bonus di 600/00 euro ed ieri sera su facebook inneggiavano alla vergogna.
Per questi motivi chiedo al Dott. Lo Presti Commissario a Termini Imerese di rivedere la posizione di ritiro dell’ordinanza e farsi che i decreti nazionali si applichino pure a Termini.
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