“Distanti ma vicini”: la banda Maria SS. dei Miracoli di Cerda suona in streaming

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In questo tempo caratterizzato come ben sappiamo dal coronavirus, ci siamo dovuti organizzare nel miglior modo possibile per continuare la vita di tutti i giorni secondo quanto facevamo prima del lockdown.

Grazie alle moderne tecnologie infatti siamo stati in grado di parlare con amici, parenti, “congiunti” che si trovano dall’altra parte del mondo e anche gli artisti hanno utilizzato questi mezzi per portare la loro arte (sotto ogni forma) attraverso il web. Ci sarà infatti capitato di vedere diverse “live” o proprio video sui social con cantanti e musicisti che allietavano le persone chiuse in casa, così dall’unione delle singole note e dalla progressione dei singoli intervalli musicali, nonostante ci ritroviamo a vivere in un delicato e complicato momento storico a livello mondiale, la banda Maria SS. dei Miracoli di Cerda, diretta dal maestro Maurizio Guida, è riuscita ad eseguire la marcia “America”, il tutto rigorosamente ognuno a casa propria. Per i corpi bandistici è un momento di indecisione: la ripresa delle loro attività, da quelle concertistiche, alle prove, agli eventi ed esibizioni itineranti, richiede dei tempi lunghi e indicazioni certe e chiare. “Si attendono adesso dal ministero – precisa Stefania Vara, presidente della Banda Maria SS. dei Miracoli di Cerda – le linee da seguire (prove in spazi aperti, distanza tra un musicista e l’altro, lavaggio continuo delle mani, disinfezione continua degli spazi  ecc..); l’associazione Nazionale delle Bande ANBIMA sta lavorando, di concerto con il ministero, per definire il tutto. Nell’attesa – continua Vara – la musica non si  può e non si deve fermare, quanto realizzato dalla Banda rappresenta un concreto esempio di questa volontà di andare avanti comunque, guardando con speranza e fiducia al futuro. Alla base di questa  iniziativa, come sempre, vi e’ l’amore per la musica, quale strumento di unione e fratellanza, una lezione ci sta dando questa triste vicenda dell’emergenza sanitaria: nessuno – conclude – può pensare di farcela da solo! Ed allora, tutti insieme, come una vera banda, facciamo la nostra parte, suoniamo il nostro spartito, e sarà un successo”.
Giovanni Azzara

Cliccando qui è possibile vedere il video 

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