Coronavirus, l’appello del commissario straordinario di Termini Imerese: “Comportamenti poco responsabili e pericolosi”

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Se da una parte ci sono cittadini responsabili che utilizzano i dispositivi e seguono le norme di distanziamento sociale, dall’altra ci sono persone che probabilmente non hanno capito la gravità della situazione e del reale pericolo che ognuno di noi sta correndo.

A rimarcare quanto succede a Termini Imerese è lo stesso commissario straordinario che ha rivolto un appello ai cittadini nel quale si legge un vero e proprio apprezzamento in merito all’atteggiamento responsabile di tutti i cittadini nel periodo di lockdown e, in modo particolare, di coloro i quali stanno fronteggiando la consequenziale crisi socio-economica; “ciò, di fatto – scrive Lo Presti – ha certamente contribuito a contenere il numero di contagi, permettendo alle Autorità competenti una gestione non emergenziale dell’epidemia”. Al termine del lockdown è partita ufficialmente la tanto attesa “Fase 2” che, come ha ribadito il presidente Conte e tutti gli amministratori nazionali, regionali e comunali, non si tratta di un “libera tutti” ma di un vero e proprio atto di fiducia nei confronti di tutte le persone che giustamente sentivano sulle spalle il peso della quarantena. Un peso anche dal punto di vista socio economico e roprio per incrementare ed incoraggiare la ripresa, è stata emessa l’Ordinanza Commissariale n. 121 con la quale sono state autorizzate molte attività commerciali all’apertura pomeridiana. “Con la ripresa delle normali attività – continua il Commissario Straordinario – malgrado i controlli delle Forze dell’Ordine, si è registrato un tangibile eccesso di presenze e di assembramenti in diversi contesti che fanno temere un ritorno alla “fase 1”. Ciò deve essere assolutamente evitato! Purtroppo – conclude – negli ultimi giorni, si è registrato un lieve incremento dei soggetti positivi e di quelli sottoposti alla quarantena obbligatoria; pertanto faccio appello al senso di responsabilità di tutti i Cittadini, affinché rispettino le regole Ministeriali e Regionali, condizione indispensabile per superare anche la fase 2 e permettere il ritorno alla normalità e a tutte le realtà sociali e produttive”. Intanto diversi sindaci dell’Isola stanno osservando proprio questi comportamenti dei cittadini e non sono escluse ripercussioni in merito a possibili chiusure di parchi urbani e zone dove gli assembramenti risultano facili, a tal proposito il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando sta pensando ad una possibile nuova chiusura di alcune aree della città.
Giovanni Azzara