Cresce la voglia di Madonie nel sistema turistico nazionale ed internazionale, con un 6,78 % in più di presenze nel 2019 rispetto all’anno precedente. Lo confermano i dati contenuti nell’analisi appena ultimata dalla Unità Fruizione Sociale dell’Ente Parco delle Madonie sui visitatori del territorio del Parco.
Secondo i dati elaborati dall’ufficio turistico UO.1 Cefalù DRTSS, che ha analizzato il movimento dei clienti nelle strutture ricettive dei 15 Comuni del Parco relativamente agli anni 2018/ 2019 attraverso il software “Turistat”, l’area delle Madonie ha sviluppato circa un milione di pernotti. Per l’esattezza, se restano sostanzialmente stabili le presenze, con 949.501 pernotti,si evince un incremento degli arrivi del 6,78 per cento (244.713 nel 2019, erano 229.176 nel 2018).
“Lo studio ci indica che i turisti tendono a premiare sempre più l’alta qualità ambientale del prodotto turistico delle Madonie – dichiara il commissario straordinario dell’Ente Parco Salvatore Caltagirone – ed è un dato che si inserisce al culmine della realizzazione di una serie di azioni ed opere finalizzate alla riqualificazione dell’offerta turistica. Questo studio conferma anche la forte attrattiva esercitata dal Marchio Unesco Geopark riconosciuto alle Madonie per il suo valore geologico e riconvalidato, dopo una verifica da parte degli ispettori, lo scorso anno. Sono dati positivi che lasciano ben sperare per la stagione presente, anche alla luce dell’emergenza sanitaria che abbiamo vissuto e che ha avuto significative ricadute sul comparto turistico. Questo studio conferma che cresce la voglia di Madonie, dove un turismo sostenibile e sicuro è certamente possibile”.
Dai dati registrati presso le strutture ricettive ricadenti nei comuni del Parco si evince che Il 48% delle presenze è costituita da famiglie, il 38% da gruppi organizzati e il 13% da soggetti singoli.
Un altro dato significativo è quello relativo al periodo scelto per la vacanza: nel 2019, nel periodo di alta stagione (giugno – agosto), il flusso turistico è stato il 53% del totale contro il 55% dello scorso anno. Si è registrata cioè una leggera tendenza alla destagionalizzazione della domanda turistica: i turisti hanno preferito visitare località il cui territorio, clima, patrimonio monumentale e gastronomico, costituiscono una attrattiva anche fuori dalla stagione estiva.
Circa i visitatori che si sono avvalsi degli sportelli informativi dell’Ente, dislocati nei Comuni del Parco, nel 2018 i fruitori complessivi dei punti QuiParco, italiani e stranieri, incluse le autorizzazioni, sono stati 88.771 nel 2019 (nel 2018 erano 83.737, con un incremento di circa 6 punti percentuali).Nel 2017 le presenze dei fruitori dei punti QuiParco si erano attestate a quota 68.319, dunque un incremento globale del 28 per cento in 24 mesi.
Per quanto riguarda il dato disaggregato, nel 2019 le presenze italiane nei punti Qui Parco sono state 40.712 cui si sommano 24.712 stranieri, con una prevalenza di circa 60 per cento italiani e 40 per cento stranieri.
Dall’analisi dei dati emerge chiaramente che Cefalù, dove gravita in particolare un turismo internazionale, presenta rispetto agli altri Comuni una maggiore presenza di visitatori nei Punti turistici informativi Qui Parco. Un incremento che porta a 20.855 presenze complessive rispetto al 2019, quando lo stesso dato si era attestato a 12.752, con una variazione di incremento del 63,5 per cento.
La cittadina normanna riconferma dunque un ruolo cruciale nella vasta area costa-montagna rispetto alla quale il nucleo cefaludese esercita ancora effetti polarizzanti. Gli altri paesi che si contraddistinguono nel 2019 per presenze turistiche nei Punti QuiParco sono in particolare, in crescita, Geraci 5.445 visitatori nel 2019 (erano 4.453 nel 2018) e Petralia Sottana (4.706 visitatori nel 2019, erano 3.986 nel 2018).
Il target dei fruitori coinvolti vede in primo luogo le scolaresche del territorio e di altre parti della Sicilia, oltre a gruppi organizzati, alle famiglie ed ai visitatori in genere. Circa le autorizzazioni rilasciate dell’Ente per le attività di fruizione, i visitatori totali coinvolti sono stati 23.324 nel 2019 contro i 22.983 del 2018. Balza agli occhi l’incremento dell’attività di Mountain bike (2232 soggetti autorizzati nel 2019 contro i 900 dell’anno precedente) e dell’escursionismo, con 7018 escursionisti autorizzati nel 2019 contro i 3673 del 2018.