Custode sottraeva opere sacre di ingente valore al Museo diocesano di Monreale. Denunciato dai Carabinieri

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I Carabinieri della Stazione di Monreale, supportati dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Palermo, hanno denunciato in stato di libertà, C.G., restauratore 59enne ex dipendente del Museo diocesano della Cattedrale di Monreale, noto sito del patrimonio Unesco.

Un’articolata attività investigativa ha permesso di chiarire che il restauratore, approfittando del proprio ruolo di custode all’interno del sito culturale, aveva sottratto oggetti sacri conservati all’interno del Museo diocesano di Monreale che, per non destare sospetti, sostituiva con delle copie di modico valore.
In particolare, le opere su cui ha messo le mani sono oggetti di pregio in oro massiccio, che sostituiti da copie in argento dorato, sono state destinate al mercato nero dei mercanti d’arte.
È proprio ricostruendo il percorso che questi falsi avevano fatto prima di giungere alla cattedrale di Monreale che i Carabinieri sono riusciti ad arrivare al 59enne individuandolo quale responsabile del trafugamento e della successiva sostituzione.
Le indagini sono state avviate nell’ottobre 2019 quando i responsabili del sito culturale, anche a seguito di alcune segnalazioni di cittadini, si erano resi conto che alcuni oggetti esposti non erano in realtà quelli originali e si erano rivolti ai Carabinieri della Stazione di Monreale.
L’uomo dovrà adesso rispondere del reato di furto aggravato mentre sono in corso ancora ulteriori accertamenti a cura dei Carabinieri del T.P.C. di Palermo per individuare i canali di destinazione della refurtiva sottratta che a tutt’oggi non è stata ancora recuperata.