BCsicilia aveva manifestato da subito la propria contrarietà all’ennesimo trasferimento del capolavoro di Caravaggio “Il seppellimento di S. Lucia” ospitato nella Chiesa di S. Maria alla Badia a Siracusa, e adesso esprime la propria soddisfazione per la positiva conclusione della vicenda.
Il capolavoro su iniziativa di Vittorio Sgarbi doveva essere trasferito al Mart di Rovereto, di cui il critico d’arte è presidente, per una mostra dedicata al maestro della luce. In cambio del prestito la provincia di Trento avrebbe provveduto al restauro dell’opera.
Ma questa proposta aveva suscitato una straordinaria protesta da parte dell’Associazionismo, di professori universitari, storici dell’arte, semplici cittadini. Erano nati appelli alle istituzione per intervenire affinchè la particolarmente tela fortemente danneggiata di proprietà del Fec (Fondo Edifici di Culto) non venisse spostato da Siracusa.
In realtà è stato lo stesso Vittorio Sgarbi a tornare sui propri passi e a rinunciare al prestito. Ma comunicando la sua decisione non ha rinunciato ad una stoccata polemica: “Mi aspetto che oltre a finanziare il restauro (che attende da 15 anni) e per il quale il Mart di cui sono presidente avrebbe messo 350 mila euro, provvedano, con l’urgenza che le condizioni della tela impongono, alla realizzazione della teca che ripari l’opera dall’umidità del posto in cui si trova adesso, la Chiesa di Santa Lucia alla Badia, che è la principale causa del suo grave deterioramento».
Adesso, come BCsicilia, auspichiamo che l’opera venga al più presto restaurata. Sarebbe il colmo che si realizzasse la profezia di Sgarbi con cui ha chiuso il suo intervento «Vuoi vedere che questi tra 10 anni non avranno fatto nulla e ci ritroveremo a parlare ancora del restauro e della teca?”
Nella foto l’opera di Caravaggio “Il seppellimento di S. Lucia”.