Alle 18,00 di qualche pomeriggio fa, un padre sta vivendo momenti di agitazione e panico. È in auto con suo figlio, imbottigliato nel traffico autostradale all’altezza di Termini Imerese.
L’uomo, residente in provincia di Catania, ha molta fretta, deve arrivare il prima possibile in ospedale perché il figlioletto, che da molto tempo attende un rene nuovo, può finalmente essere sottoposto al trapianto
Poco prima, infatti, intorno alle 16,30, quel padre aveva ricevuto una telefonata dall’Ospedale Civico di Palermo, nel corso della quale gli avevano comunicato la disponibilità di un rene compatibile. Ma non c’è molto tempo, il medico gli dice che deve necessariamente essere in reparto entro le 18,30.
L’uomo, senza indugio, coglie al volo l’occasione che può cambiare per sempre la vita di suo figlio e si mette in auto con lui alla volta di Palermo.
A pochi chilometri dalla meta, però, si ritrova bloccato nel traffico, con una flebile speranza di raggiungere in tempo il nosocomio cittadino.
Il padre, disperato e non sapendo cosa fare, decide pertanto di rivolgersi alla Polizia di Stato, chiamando il Numero Unico di Emergenza.
La risposta non si fa attendere e l’operatore radio della Centrale Operativa, compresa la gravità e l’urgenza della situazione e coordinando le pattuglie sul territorio, si adopera immediatamente, predisponendo in tutta sicurezza una staffetta affinché l’uomo sia raggiunto in autostrada da una pattuglia e possa poi raggiungere l’ospedale preceduto da una volante.
In pochi istanti, infatti, una volante del Commissariato di P.S. “Bagheria” raggiunge l’uomo e lo scorta alle porte di Palermo. Qui, è “agganciato” da una volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico che, in una corsa contro il tempo e per la vita, lo conduce in ospedale in tempo per il trapianto.
Oggi che l’intervento è riuscito, quel padre ha voluto ringraziare, con una lettera indirizzata al Questore, quegli angeli in divisa che con il loro servizio determinante non hanno solamente risolto la situazione, ma hanno saputo dare conforto ad un padre in quei momenti concitati.
Il trapianto è andato a buon fine e la convalescenza del figlio procede bene. Adesso il ragazzo potrà godersi una nuova vita.