Vi siete mai chiesti come avrebbe visto oggi la Sicilia Johann Wolfgang Von Goethe ? No ? Antonello Di Carlo ha provato a rivivere con i suoi occhi quanto lo scrittore tedesco aveva visto durante il suo “Viaggio in Italia” che lo portò anche a visitare la Sicilia,
l’isola da cui rimase letteralmente incantato. “L’Italia senza la Sicilia non lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto” con questa frase di Goethe, è come se Di Carlo incarnasse un po’ il pensiero, ma anche l’anima di quel viaggiatore che rimase senza fiato alla vista di quell’isola che fa innamorare ma che al tempo stesso quando la si lascia, il cuore si ammanta di un’aura di tristezza. Si, perché la Sicilia è fatta dagli uomini che la abitano ma anche dai profumi, dal sole, dalla terra, dalle sue tradizioni e da quell’aria che la circonda e che la rende unica nel suo genere. L’amore viscerale che lega Di Carlo alla sua Sicilia è davvero intenso e proprio dalla righe del suo libro si denota quanto la lontananza (dovuta al suo vivere in Emilia Romagna), lo proietti ancor di più ad innamorarsi della terra che gli ha dato i natali. Antonello nasce a Palermo il 26 maggio del 1974, trascorre la sua giovinezza in parte a Sclafani Bagni e Montemaggiore Belsito. Figlio di una insegnante di lettere e di un ex dipendente postale, frequenta il Liceo Classico Gregorio Ugdulena di Termini Imerese dove si diploma. Nel 2000 si trasferisce a Reggio Emilia e nel frattempo a Modena consegue la Laurea in Giurisprudenza e il biennio di specializzazione post-laurea presso la Scuola di Specializzazione in pratiche legali. Ad oggi lavora come consulente aziendale, ma le sue grandi passioni sono quelle per la poesia e la scrittura. “Questo libro – spiega Di Carlo – rappresenta l’omaggio alla mia Terra Natia e l’esortazione ai miei conterranei affinché possano farla tornare a brillare con la stessa intensità con cui ha brillato per millenni, ma soprattutto affinché non dimentichino mai che la Nostra Terra “…è la chiave di tutto”. Il tema principale è quello dell’avventura perchè: “Vivere un’avventura è un’esperienza e un desiderio che accomuna tanti di noi” e quindi: “L’elemento avventuroso crea eccitazione psicologica e fisiologica che ha una valenza negativa, quando è presente la componente paura, o positiva, quando è presente la componente agonistica”. L’intento dell’autore è dunque quello di: “coinvolgere empiricamente i lettori per far loro vivere il Tour, respirandone i profumi, le fragranze, i suoni, la musica, lo stupore e le sensazioni, così come fosse un viaggio intrapreso e vissuto da ognuno di noi”. Il libro è edito dalla Libeccio Edizioni ed è possibile ordinarlo in tutte le librerie o su internet.
Giovanni Azzara