Tre giorni di eventi all’insegna della Sicilia virtuosa sui rifiuti. La manifestazione è in programma dal 16 al 18 luglio presso il teatro dell’Ente Fieristico “Le Ciminiere” di Catania, nell’ambito della manifestazione “Ecomed Progetto Confort – Salone dell’ambiente”.
A organizzarlo il dipartimento regionale della Protezione civile, in collaborazione con il Dipartimento Acqua e rifiuti, sotto l’egida della Presidenza della Regione.
Nella prima giornata sarà presentato il protocollo “Strade pulite”, che offrirà strumenti innovativi e più efficaci ai Comuni per affrontare la piaga dell’abbandono abusivo dei rifiuti. La provincia di Catania, grazie all’impulso generato dal comitato Etnambiente, farà da apripista per un nuovo modello d’intervento che prevede tra i punti più importanti la segnalazione delle microdiscariche tramite App mobile, la collocazione di telecamere diffuse e l’organizzazione di giornate di pulizia straordinaria di strade, parchi e spiagge da parte di volontari, ambientalisti, Protezione civile e assistenti sociali.
Nella seconda giornata saranno invitati 243 Comuni alla cerimonia di premiazione degli enti locali virtuosi, presieduta dal presidente della Regione, Nello Musumeci, alla presenza dell’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon, del dirigente generale della Protezione civile, Salvo Cocina e del neo dirigente generale del dipartimento Acqua e rifiuti, Calogero Foti. Ammonta a cinque milioni il budget che verrà suddiviso tra i vincitori.
In tutto, sono 133. Si tratta di quelli che 2019 hanno superato una percentuale di raccolta differenziata del 65 per cento, mentre ben 110 superano il 50 per cento su un totale di 390 comuni dell’Isola. Nel 2017 la percentuale media regionale era intorno al 20 per cento ed allora furono soltanto 23 i centri dell’Isola ad essere premiati perchè raggiunsero quota 65 per cento di raccolta differenziata, mentre 51 enti locali si attestarono poco sopra il 50 per cento.
Il primo comune in Sicilia per la raccolta differenziata è Longi in provincia di Messina con il 90,4, il secondo Villafranca Sicula in provincia di Agrigento con l’88,2% e alla stessa provincia appartiene anche il terzo comune: Calamonaci con l’87,4. Il primo comune più riciclone nella provincia di Palermo è San Cipirello con l’87,0% che si piazza al quarto posto. Nel comprensorio Termini Cefalù, Madonie sono presenti sette comuni tra i 133 che hanno superato il 65% di raccolta differenziata. Il primo è Caccamo con il 70,9% ma è solo al 74^ posto, segue Cerda con il 69,9% è all’81^ posto, Isnello con il 69,2% all’87^ posto in classifica. Seguono Lascari con il 69,2% all’88^ posto, Pollina con il 67,2% al 100^ posto, Aliminusa con il 66,5% al 109^ posto, ed infine Gratteri, quasi al limite, con il 65,2% al 130^ posto. Termini Imerese è al 350^ posto (ricordiamo che i comuni in Sicilia sono complessivamente 390) con solamente il 31,1% di raccolta differenziata.
Ma la quota regionale si ferma complessivamente al 39,5%. Tra le cause sicuramente il fatto che i grossi capoluoghi di provincia risultano tra gli ultimi posti. In bassa classifica troviamo infatti Palermo, Catania, Messina e Siracusa.
La terza giornata di lavori prevede, infine, la presentazione di casi studio e progetti attivi nel campo dello sviluppo sostenibile e dell’economia circolare. Primo fra tutti il progetto “Cuore generoso contro lo spreco alimentare” che durante il periodo del lockdown ha fatto sì che tutta la merce invenduta del Maas, il Mercato agroalimentare siciliano, venisse destinata a famiglie indigenti e in stato di bisogno, tramite i volontari della Protezione civile e una rete di enti del terzo settore del Catanese.