Musumeci: l’80% dei dipendenti regionali si gratta la pancia. E il Sindacato lo querela

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Intervenuto al centro fieristico “Le ciminiere” a Catania dove erano in corso le “Giornate dell’Energia 2020”, organizzati dall’assessorato regionale dell’Energia, il governatore siciliano Nello Musumeci ha preso di mira il personale dell’amministrazione da lui guidata.

Senza peli sulla lingua ha definito i dipendenti regionali “Improduttivi. L’80% di loro si gratta la pancia dalla mattina alla sera”. “Ma non ditelo ai sindacati – ha aggiunto – Ora vogliono stare ancora a casa per fare il ‘lavoro agile’. Ma se non lavorate in ufficio, come pensate di essere controllati a casa?”. E’ quanto riporta l’agenzia Ansa.
Ma a quanto pare qualcuno l’ha fatto sapere ai sindacati che non l’hanno presa proprio bene.
“Abbiamo ascoltato con profondo sconcerto le parole del Governatore Nello Musumeci contro i dipendenti regionali: accuse ingiuste, immotivate e offensive per tutti i lavoratori che ogni giorno svolgono il proprio dovere con abnegazione, anche in condizioni difficili. Evidentemente Musumeci è in difficoltà e prova a coprire i fallimenti del suo Governo puntando il dito contro l’anello più debole della catena, contro quei dipendenti che in piena pandemia hanno comunque lavorato e sono rientrati in servizio, nonostante la carenza dei dispositivi di sicurezza. Se la macchina non funziona non è colpa dei dipendenti, ma di chi politicamente ne è a capo. Adesso basta, la misura è colma: valuteremo con i nostri legali se sussistono gli estremi per una querela, tutelando i lavoratori in ogni sede”. Lo hanno dichiarato Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto del Siad-Cisal, commentando le parole pronunciate dal Governatore Musumeci oggi a Catania.
Va solamente aggiunto che se il capo di una Amministrazione ritiene che i propri dipendenti non lavorano dovrebbe prendere provvedimenti anche duri, e licenziare coloro che “si grattano la pancia”, invece di lanciare generiche accuse con il rischio di favorire l’ulteriore discredito dell’Ente Regione.