Il 31 Luglio si terrà a Termini Imerese presso A Cuccagna, in via Enrico Iannelli (ingresso di Villa Nicolò Palmeri) alle ore 18,00, la presentazione del libro “Si Resti Arrinesci. Per fermare l’emigrazione dalla Sicilia”, curato dalla redazione Antudo.info ed edito da DeriveApprodi Editore.
Emigrazione, voglia di riscatto e progettualità per la Sicilia, questi i temi chiave del libro, in fondo il racconto dell’esperienza di chi è rimasto. A seguire “Il tempo di una sigaretta”, monologo scritto e interpretato da Damiano Giunta. Inoltre è prevista una mostra temporanea di sculture curata da Alberto Amodeo.
Cu nesci arrinesci («chi esce, riesce») è un vecchio proverbio siciliano. Lo pronunciavano i nostri nonni, e prima ancora i loro padri, quando si imbarcavano con le povere valigie di cartone per l’America. Lo ripetono oggi ai figli i tanti genitori ancora convinti che un futuro migliore per loro sia possibile solo lontano dalla propria terra. Perché per arrinesciri, condizione fondamentale è nesciri. Ma in un mondo che spinge a partire, la più forte opposizione è restare. E allora Si resti arrinesci è diventato il grido di chi non vuole andarsene. E cerca, insieme al proprio, il riscatto di questa terra. L’emigrazione siciliana è un fenomeno storico di importanza cruciale per la Sicilia. Per ricostruirne le cause bisogna tornare indietro, all’appuntamento con l’unificazione d’Italia e con l’avvento del capitalismo. Da allora, a fasi alterne e con aspetti sempre differenti, l’emorragia migratoria non sembra essersi mai placata. Una terra segnata sempre da pessimismo e dalla scetticismo e mai dalla fiducia che si possa costruire qualcosa di nuovo e di migliore. Ma arriva sempre il tempo del mutamento: e il decidere di restare è già un piccolo seme di speranza.