Incendio a Montemaggiore Belsito, la rabbia del sindaco: “non possiamo accettare quanto accaduto”

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Ogni estate è sempre la stessa storia. Sembra quasi una sorta di maleficio quello che ogni anno durante la bella stagione si abbatte sulla Sicilia con migliaia di ettari e pascoli che vanno a fuoco a causa della mente perversa e deviata dell’uomo che distrugge senza pietà la terra e la natura che ci dà sostentamento.

Oggi a Montemaggiore Belsito un vasto incendio ha colpito la parte alta del paese, provocando ingenti danni a boschi, pascoli e terreni coltivati, fonti primarie per la popolazione che ne trae giovamento tutto l’anno. Da questa mattina infatti elicotteri, canadair, Corpo Forestale della Regione Siciliana, squadre AIB, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Carabinieri e Vigili Urbani, hanno messo in campo uomini e mezzi per tentare di placare le fiamme. Su Facebook intanto arriva lo sfogo del sindaco di Montemaggiore, Mesi il quale oltre a sottolineare il fatto che proprio da quelle terre, i suoi concittadini traggono sostentamento, a fuoco sono andati anni e anni di sacrifici di famiglie che hanno portato il pane a casa proprio grazie a quelle terre che ora sono colpite da questo grave incendio di chiara matrice dolosa come sottolinea il primo cittadino. “Oggi – scrive Mesi sul suo profilo Facebook – ho visto bruciare non solo la terra, ho visto bruciare il passato, il presente e il futuro di chi in questi luoghi vive e da cui trae sostentamento. Non è accettabile che individui senza scrupoli e senza coscienza possano agire indisturbati e senza pagare per il crimine, perché di questo si tratta, commesso. Un crimine – continua il sindaco – ancora più grave perché toglie ad un economia già duramente provata ulteriori risorse. Serviranno anni perché i pascoli possano nuovamente essere utilizzati, serviranno risorse economiche per ricostruire tutto quello che il fuoco ha cancellato. Servirà una solidarietà che come montemaggioresi abbiamo sempre saputo mostrare. Non possiamo accettare passivamente quanto accaduto. Quello che vedo intorno a me è la desolazione dei luoghi e degli sguardi di chi ha perso se non tutto, molto di quello che aveva. Gli animali spaventati e costretti a fuggire”. Intanto la macchina dei soccorsi continua a lavorare nel tentativo di porre fine a questo dramma. 
Giovanni Azzara

1 COMMENT

  1. Una pratica incendiaria che si ripete annualmente in maniera sincronizzata e incontrollata ai danni del patrimonio boschivo e naturalistico. La criminalità organizzata ha una finalità specifica: demolire i Parchi e le zone protette che impediscono il proliferare dell’edilizia “del cemento” destinata alle strutture turistiche e non solo ( “pascoli illeciti”… ) intorno a un giro d’affari vertiginoso. Le zone dei mostruosi residence turistici non sono mai state bruciate. Lo scandalo risiede nella permissiva attività di distruzione che rimane costantemente impunita e giustificata dai costi onerosi di prevenzione riuscendo a eludere la prevenzione e mettendo a rischio la vita di operatori coraggiosi sempre pronti a intervenire.
    maria rosaria sinatra

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