L’uomo sarebbe stato colto in flagrante a casa propria dalla polizia postale, grazie all’isolamento del suo indirizzo IP, nell’ambito di un’operazione sul mondo della pedopornografia partita in Piemonte.
Si tratta di un dipendente del Comune di Termini Imerese. L’uomo è stato scoperto nel corso di un’inchiesta più ampia, iniziata dalla Procura della Repubblica di Torino in cui erano emersi una serie di terminali nei flussi di materiale altamente sospetto. Successivamente la Polizia Postale di Palermo avrebbe trovato all’interno della memoria del computer del dipendente comunale, in cartelle nascoste, circa 100 mila file con contenuti sessualmente espliciti con protagonisti dei minori. La posizione dell’uomo è adesso al vaglio del pool minori e soggetti deboli, coordinato dal procuratore aggiunto Annamaria Picozzi. Il Gip ha deciso per gli arresti domiciliari.