Se c’è un luogo dove spiritualità e fede sono fortemente sentiti, quello è sicuramente il Santuario della Madonna di Gibilmanna.
Da secoli, questo santo luogo situato sulle Madonie, attrae migliaia di pellegrini che giungono da tutte le parti del mondo per ascoltare quel silenzio mistico che riempie il cuore e lo spirito, il tutto accompagnato dalla splendida vista e dalla fresca aria di montagna. Ma il clou delle celebrazioni avviene una volta l’anno, solitamente la prima domeica di settembre quando il santuariosi veste di festa per rendere omaggio alla Madonna che da secoli viene venerata in questo luogo fin dalle origini della sua fondazione. Quest’anno però come ben sappiamo, il covid ha stravolto la vita di tutti e anche nelle celebrazioni molte cose sono state diversificate, tuttavia ciò non ha impedito di celebrare la Santa Messa in onore della Madonna. C’è stato di fatto un ridimensionamento del numero dei fedeli e sono state applicate le regole previste dal governo ma la solennità del momento non è venuta a mancare. A celebrare la messa è stato il vescovo di Cefalù, mons. Giuseppe Marciante il quale durante l’omelia ha proprio ricordato quanto importante sia la preghiera e la fede in questa particolare prova che l’uomo sta attraversando, con lui anche diversi presbiteri della chiesa cefaludense e chiaramente i frati del convento di Gibilmanna che ogni anno mettono in campo tutte le loro forze per potere rendere solenne questa importante giornata dedicata alla Madre Celeste. Un momento particolare e interessante è stato al temine della Celebrazione Eucaristica, infatti quest’anno per la parrocchia San Francesco di Paola di Castellana Sicula, ricorre il centenario della fondazione e ieri dopo trentuno anni, la comunità di Castellana ha donato l’olio che servirà a tenere accesa la lucerna che viene posta ai piedi dell’altare dove è deposta la statua della Madonna. Presenti dunque numerosi fedeli castellanesi guidati dal parroco Don Francesco Richiusa, insieme a loro anche il sindaco di Castellana Sicula, Francesco Calderaro e in rappresentanza della città di Cefalù il sindaco Rosario Lapunzina.
Giovanni Azzara