Si è svolto un incontro tra il Presidente della città Metropolitana di Palermo e i Sindaci delle Madonie che non avrebbe prodotto nulla di importante in merito alla situazione di Piano Battaglia.
La conclusione negativa della riunione ha suscitato la protesta del Presidente di “Uniti per le Madonie” Pino Di Martino e del Coordinatore di “Cittadinanzattiva” Madonie Cefalù Franco Scancarello.
“Apprendiamo da notizie stampa – scrivono in un comunicato i due coordinatori – di un solito, inutile e deludente incontro alla ex Provincia Regionale di Palermo sulle questioni della crescita socio economica della Madonie che ha prodotto l’ennesimo tavolo tecnico che con buona probabilità, come in passato, non perverrà ad alcun risultato concreto, nemmeno sull’emergenza Piano Battaglia, da noi sollevata. Ormai solo un miracoloso cambio di atteggiamento e l’autorevole intervento del Governo Regionale e dell’ARS da noi sollecitato, purtroppo potranno evitare in extremis, che i verifichi anche quest’anno, un nuovo fermo degli impianti di risalita. D’altronde, già si presagiva questa volontà del Sindaco Orlando, considerato il mancato visto della società Piano Battaglia s.r.l., titolare della gestione per 29 anni degli impianti di risalita. Stigmatizziamo la mancata risposte alle nostre richieste e proposte avanzate sui temi trattati ieri avanzate, anche agli intervenuti alla riunione di ieri, quali associazioni di Promozione Sociali della società civile madonita.
Ci spiace che i nostri Sindaci, specie quelli di Petralia Sottana, Polizzi ed Isnello, si siano accontentati del nulla. Avrebbero dovuto pretendere dalla Città Metropolitana che oltre a sbloccare il fermo di Piano Battaglia, almeno si occupasse della manutenzione delle strade provinciali, oltre che dell’adeguamento e manutenzione delle Scuole Superiori presenti nel nostro territorio, che sono di sua esclusiva competenza. Ci aspettiamo adesso una reazione ed una presa di posizione forte e decisa dei Consigli Comunali, degli operatori turistici, commerciali ed imprenditoriali e del Presidente del Parco delle Madonie nel prendere atto del fallimento anche dell’incontro di ieri e assumano iniziative concrete e visibili per costringere tutti ad affrontare le problematiche sollevate dalle nostre associazioni, che in ogni caso continueranno la loro azione a difesa e tutela dei diritti dei cittadini che rappresentiamo”.