E’ stata interrotta durante lo svolgimento della prova speciale numero 2, denominata Caltabellotta, la tredicesima edizione del Rally Valle del Sosio, prova conclusiva della Coppa rally di zona.
La decisione è stata presa dal comitato organizzatore, in accordo con la direzione gara, in segno di lutto in seguito all’incidente mortale che ha visto coinvolto Salvatore Coniglio. Il navigatore della Renault Clio Williams numero 32 ha perso la vita in seguito ai danni fisici riportati dopo l’impatto della sua vettura contro un albero (nella foto).
Coniglio, carabiniere di 54 anni in congedo, residente a San Cipirello, tra i decani dei navigatori siciliani con più di cento gare al suo attivo, lascia la moglie e due figli.
“La manifestazione si stava svolgendo regolarmente secondo programma, quando, alle 9,45, sono stato contattato dal direttore di gara che mi ha comunicato che sulla seconda speciale in programma, denominata Caltabellotta, era accaduto un incidente grave, con conseguenze mortali per il copilota – ha detto Francesco Di Giorgio sindaco del comune di Chiusa Sclafani ente organizzatore – mi sono immediatamente recato sul posto dell’incidente dove sono arrivato dopo circa dieci minuti. Di comune accordo con la direzione gara, in segno di lutto abbiamo deciso di interrompere la manifestazione”.
Il direttore di gara ha successivamente illustrato la dinamica dell’accaduto. “La Prova Speciale n. 2, denominata “Caltabellotta 1”, è iniziata secondo l’orario previsto alle ore 9.04 – ha detto il direttore di gara Michele Vecchio – iI concorrente n. 32 ha impegnato la prova speciale alle ore 9.41 rispettando la cadenza temporale prevista nella tabella di marcia ad esso consegnata. Alle ore 9.42, in seguito all’uscita di strada della vettura Renault Clio Williams n°3 2 condotta da Vito Parisi e Salvatore Coniglio, il commissario di percorso preposto alla postazione 3 km. 1,08 ha richiesto l’interruzione della prova speciale e l’invio in postazione di team di decarcerazione e ambulanza – ha proseguito Vecchio – con immediatezza, la direzione gara, avvalendosi del coordinamento sanitario della dottoressa Zinella Ferraro, medico capo del servizio sanitario, alle ore 9,43 ha chiesto al capo prova Giovanni Badagliacca, di inviare sul luogo dell’incidente il mezzo di decarcerazione, l’ambulanza ed il carro attrezzi. Il servizio tracking system ha confermato che la vettura era ferma fuori strada senza aver lanciato alcun segnale di SOS. Alle ore 9,44 è giunto sul posto il mezzo di decarcerazione che, costatata la presenza della vettura capottata fuori dalla sede stradale, ha repentinamente prestato il proprio soccorso. Successivamente giunta sul posto anche l’ambulanza, il medico di bordo ha richiesto, per potere operare, che la vettura venisse capovolta. Lo stesso ha subito constatato l’assenza di parametri vitali del secondo conduttore Coniglio Salvatore. Alle ore 9,45 – ha concluso il direttore – insieme al medico capo del servizio mi sono recato sul luogo dell’incidente”.
Le parole del medico capo: “L’arrivo dell’ambulanza è stato immediato – ha commentato la dottoressa Zinella Ferraro medico di gara – la situazione è apparsa subito gravissima e al medico di bordo non è rimasto altro che constatare il decesso”. Al momento dell’interruzione in testa alla gara c’erano su una Skoda Fabia R5 Alessio Profeta e Sergio Raccuia.