Trabia: intervista al sindaco rieletto, Leonardo Ortolano: “pronti allo sviluppo economico”

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Sono già passate quasi due settimane dalle elezioni amministrative che hanno visto tra gli altri, anche 9 comuni del comprensorio, Trabia era uno di questi che è stato chiamato ad eleggere il primo cittadino.

A vincere e ad essere riconfermato è stato Leonardo Ortolano, il quale con il 36,67% ha avuto la meglio contro Guido Miccolo (31,61 %), Salvatore Iacuzzi (17,92%), Giuseppe Campagna (7,17%) e Domenico Cammarata (6,63%). Ortolano ha messo su la seguente squadra: Campagna Giuseppe, Assessore (Programmazione, personale, polizia municipale, viabilità, protezione civile, attività produttive, sviluppo economico, rapporti con le società partecipate; La Russa Vita Alba, Assessore (cultura, politiche sociali e giovanili, asilo nido, sanità, associazionismo); Lo Bono Emanuele, Assessore (servizi a rete, igiene, gestione rifiuti, rapporti con il consiglio comunale); D’Ugo Maria, Assessore (bilancio, tributi, pubblica istruzione, turismo, sport e spettacolo, beni confiscati alla mafia); Teresi Emanuele, Assessore (urbanistica, lavori pubblici, patrimonio, verde pubblico, decoro urbano). 

Signor Sindaco, intanto grazie per aver accetto questa chiacchierata, lei si trova adesso ad espletare altri cinque anni di servizio alla sua comunità, perchè ha deciso di candidarsi nuovamente ?

Per noi è stato un record, una vittoria che non ha precedenti perché non era successo in paese che un sindaco venisse eletto per la seconda volta di seguito con questi numeri. Con tutti i problemi che abbiamo avuto, con tempi ristretti, con una squadra nuova con tanti ragazzi. Io ho deciso di ricandidarmi, in generale per continuare tutto il lavoro che era stato fatto, perché nei cinque anni, per vari motivi tra i quali i tempi biblici del governo regionale, non si riesce a portare a termine tutta la programmazione prevista. Servono quindi altri cinque anni per completare il tuo lavoro e prospettare altre mete e altri obiettivi, l’uscente, di solito si ricandida ed è giusto che lo faccia proprio per realizzare tutta la programmazione che non ha concluso. La voglia era questa. Ho purtroppo dovuto fare i conti con una situazione politica particolare.

Perché ?

Beh, perché a ridosso delle elezioni buona parte della coalizione (intesa chiaramente come punti di riferimento politici), decidono di fare un’altra strada, io la rispetto senza ombra di dubbio, anche se non la condivido. Il popolo però per fortuna non li ha seguiti, cioè la popolazione ha dato ragione a me che pur non avendo più questi riferimenti, ho cercato di creare una nuova coalizione pur avendo tempi ristretti perché mancavano circa venti giorni alla presentazione delle liste.

Cosa è successo quindi ?

Dopo un momento di riflessione, particolare, forte e direi sofferto per tutto quello che era successo, assieme ad altri amici decidiamo di riproporci e creiamo una coalizione quasi totalmente nuova. Fatta di gente nuova, di gente che non era mai stata in politica prima d’ora, gente che nella propria vita ha dimostrato di saperci fare. Abbiamo neo avvocati, giovani imprenditori, persone che abbiamo cooptato dalle professionalità private insomma tutto quello che riguardava una qualità e così è uscita fuori una lista di 16 persone veramente apprezzabile. Dopo di ciò, io mi sono preoccupato subito di mettermi in campagna elettorale, convinto di avere la verità di quello che era successo, più che altro convinto di avere fatto bene per le condizioni finanziarie e politiche che c’erano prima, ricordo che non avevo neanche il consiglio elettorale a favore, sono riuscito a farlo capire assieme agli altri amici ai cittadini, i quali hanno poi compreso la nostra buona fede, i nostri programmi, i nostri obiettivi raggiunti e alla fine ce l’abbiamo fatta. Sono contento pertanto che i cittadini trabiesi hanno compreso appieno il nostro progetto e hanno premiato quello che abbiamo fatto, perché se un sindaco si riconferma, un motivo ci deve essere. Tutto ciò, mi da la forza e sicurezza di andare avanti con ritrovata energia.

Quali sono state le sensazioni non appena ha scoperto di avere vinto ?

Bene! Io, cinque anni fa avevo vinto con circa 2000 voti di differenza contro il sindaco uscente ed ero contento, però la gioia che ho provato ora è tre, quattro volte di più. Ma perché ? In primis perché ero uscente e quindi la prima volta non ti conoscono ma la seconda volta rappresenta una sorta di gratificazione e apprezzamento per tutto quello che hai fatto. Accanto a me non ho politici ma persone che hanno voglia di lavorare e con questi ragazzi ho trovato la buona politica quella che mira all’aspetto nobile di quest’ultima e non a quello di ricoprire incarichi.

Ci sono giovani ?

Si, ci sono diversi giovani ma quelli meno giovani, sono persone di grande esperienza, lavorativa, nella macchina amministrativa regionale. Quindi una bella bella realtà, mi sentirete parlare sempre di squadra, perché secondo me è stata anche quella spinta in più che ci ha portato alla vittoria. Quindi la mia sensazione è stata quella di estrema gioia perché sentivo i cittadini apprezzare questo progetto ma dopo questi bellissimi sentimenti ci siamo messi subito a lavoro.

Continua dunque questa vostra avventura, con una squadra quasi tutta nuova e con tanta voglia di lavorare: cosa avete in programma ?

I primi cinque anni sono stati quelli dove abbiamo fatto fronte alla situazione finanziaria dell’ente che ancora non è risolta ma costantemente monitorata.

E con le stabilizzazioni a che punto siete arrivati ?

Per quanto riguarda le stabilizzazioni ancora non ci siamo arrivati ma non per mancanza di volontà dell’amministrazione ma perché i comuni in dissesto e pre – dissesto hanno l’obbligo di andare al ministero, quest’ultimo è preposto a controllare tutti i parametri. Purtroppo, attualmente le normative regionali non ci vengono in aiuto per quanto riguarda la stabilizzazione. A tal proposito ho incontrato l’assessore regionale Bernadette Grasso la quale sta lavorando affinché il legislatore regionale ci dia qualche opportunità in più, ci tengo a sottolineare che nel nostro nuovo programma elettorale al primo punto c’è proprio la stabilizzazione dei precari, sia per tutelare i lavoratori che attendono da troppo tempo, sia perché l’ente ha bisogno di risorse umane per portare avanti i servizi.

Bene, un passo importante, quali sono gli altri obiettivi ?

Nei cinque anni scorsi abbiamo fatto fronte anche a quella che era la situazione ambientale del territorio.

In che senso ?

Ci siamo dotati di un depuratore che a breve inaugureremo, abbiamo innalzato la percentuale della raccolta differenziata, quando sono arrivato io era allo 0%, quindi abbiamo migliorato di molto il servizio. Trabia era una discarica a cielo aperto, oggi c’è una gestione che sta dando i suoi frutti e in questi cinque anni dobbiamo migliorare ancora di più anche se la Regione non ha gli impianti per far fronte alla quantità di rifiuti che noi produciamo.

Questo è avvenuto tra ieri e oggi, poi ?

Stiamo istallando tutti i corpi illuminanti nuovi, stiamo sistemando le case popolari per le famiglie che hanno più bisogno, la chiesa madre è stata finanziata perché aveva problemi legati ad un pericolo di crollo del tetto. Quindi abbiamo dato importanza anche a quei lavori pubblici per rendere il paese più strutturato e più accogliente, ora in questo quinquennio ci occuperemo più che altro per lo sviluppo economico e possibilmente sfruttare tutte quelle occasioni che i fondi europei o il PSR per creare percorsi, sentieristica, potenziare i nostri prodotti tipici, insomma tutto quello che riguarda lo sviluppo.

Sviluppo economico va di pari passo con il turismo ?

Noi cinque anni fa abbiamo avuto finanziato un bel progetto di pesca-turismo del quale siamo stati capofila per diversi anni però adesso partendo da quello che era un progetto pilota, andremo a potenziare tutte le nostre bellezze naturali, culturali e più che altro tutto quello che è la “terra”, tutto quello che è lo sviluppo delle nostre tradizioni, lo sviluppo dei nostri antichi mestieri, lo sviluppo dei nostri prodotti tipici cioè la nespola, le olive, la pasta ma tutto ciò va sostenuto con un nuovo modo di ragionare di imprenditoria.

Nuovo modo di ragionare, può essere la chiave della svolta, in che senso però un nuovo modo imprenditoriale di ragionare ?

Cioè, una volta c’era il contadino, adesso c’è l’imprenditore agricolo, non esiste più la figura della persona che con le nespole ad esempio ha un reddito fisso perché se non capisci che devi adeguarti a creare un prodotto di mercato di nicchia, perché è questo che vogliamo fare, non puoi riuscire a sfondare i mercati.

Bene, sviluppo economico altro tassello importante, per quanto riguarda le opere pubbliche invece ?

Stiamo portando avanti la riqualificazione della zona della Tonnara. A Trabia, molti anni fa i trabiesi scendevano a mare e andavano nei locali, ora non lo facciamo più ma abbiamo avuto finanziato da parte del FLAG dove noi siamo nel consiglio di amministrazione, un progetto che riguarda la riqualificazione della Tonnara, dove sarà fatta una passeggiata con panchine, aree verdi, aree dove possiamo dare la concessione per qualche chioschetto, diciamo che ci piacerebbe riproporre un po’ quello che succede a San Nicola l’Arena. Abbiamo in progetto anche lo snodo viario dell’uscita autostradale qua a Trabia per creare una bretella che porta direttamente in via Ventimiglia per far si che le persone che arrivano e devono recarsi in altri paesi, evitano di entrare in paese.

Sappiamo che avete progetti per le fasce più deboli, ce ne vuole parlare ?

Assolutamente si! Per noi è una cosa importante e in questo periodo covid abbiamo capito quanto è importante l’assistenza a queste persone. Dobbiamo sapere e fare in modo che le fasce più deboli, mi riferisco ad anziani e persone che non hanno reddito o abitazioni, di andargli incontro per soddisfare i bisogni. Siamo convinti che se una parte della popolazione rimane indietro, lo sviluppo al quale noi miriamo non si può raggiungere.

Lei ha parlato di covid, come avete gestito e come pensate di gestire questo drammatico momento che tutti stiamo attraversando ?

In queste ore siamo preoccupati. Siamo preoccupati perché i casi si stanno innalzando più di quando eravamo in lockdown e se prima potevamo dire a tutti “state a casa”, adesso dobbiamo fare ricorso al buon senso e alla responsablità come ricorda il nuovo dpcm diramato in queste ultime ore. I numeri ci preoccupano, noi sindaci siamo qua e le persone ci vedono come punto di riferimento, anche se poi alla fine molte responsabilità non sono nostre. Io comunque da parte mia, mi spenderò come ho fatto nella prima fase nei mesi di marzo e aprile però dobbiamo capire che se non ci sono delle buone norme e collaborazione da parte dei cittadini, noi questa partita non la possiamo vincere perché da soli non possiamo farcela. Mi rivolgo sempre ai miei concittadini che nella prima fase sono stati molto collaborativi, non dimentichiamoci che Trabia era covid free, di continuare questa importante collaborazione.
Giovanni Azzara