Docenti siciliani assunti nelle regioni del Nord: perché non applicare il principio della immissione in servizio da remoto?

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“I docenti siciliani assunti, per l’immissione in ruolo, nelle regioni del Nord chiedono, come loro diritto, di esser tutelati, in tempi insicuri come questi pesantemente inficiati dal Coronavirus, da lunghi e rischiosi spostamenti con mezzi pubblici:

è una migrazione inutile, arbitrariamente decisa, imprudente e imputabile, nelle sue non impossibili conseguenze a quanti hanno previsto un iter  cosi pericoloso” lo afferma Giorgio Assenza mentre sottolinea che “sarebbe invece stato pertinente, poiché razionale, applicare il principio della immissione in servizio da remoto”.
Per questo, il presidente dei Questori ha depositato in Ars un’interpellanza, firmata da tutti i deputati di Diventerà bellissima (Aricò, Galluzzo, Savarino e Zitelli), ove rimarca, fra l’altro, che “non è stata presa in considerazione l’iscrizione di questi insegnanti nella graduatoria di assegnazione provvisoria nella propria provincia, come invece previsto dal Contratto collettivo nazionale, né la reale disponibilità di cattedre in Sicilia: “Con cosa le copriamo? Con professori del Nord? O, magari, anche questa volta – si concede sardonicamente il deputato ragusano – è impazzito l’algoritmo come due anni fa quando mescolò docenti e cattedre sì che da Lampedusa si andasse a Pontechiasso e da Aosta a Pantelleria?”.
L’amministrazione scolastica avrebbe dovuto disporre le assegnazioni provvisorie entro il 31 agosto. Termine non rispettato in toto quando, addirittura, in Sicilia, numerose cattedre si sono rese disponibili per le operazioni di mobilità provvisoria ben prima di questa data. Il colpevole e mai giustificato ritardo nelle assegnazioni ha fatto sì che gli stessi posti siano stati destinati non più alla assegnazioni provvisorie ma alle supplenze annuali e allo scorrimento delle graduatorie a esaurimento. “Una procedura impropria e assolutamente da condannare in quanto lesiva dei diritti dei docenti in generale – conclude Assenza – e da raccapriccio in questo 2020 …governato dalla pandemia”.
L’interpellanza vuole che il governo regionale “suggerisca” a Roma di rispettare i diritti degli insegnanti e, anche in base alle procedure per gli obblighi di contenimento del virus, blocchi la potenziale fonte di pericolo per la categoria e per i cittadini tutti, ossia, esodo e controesodo dei docenti, anche autorizzando le amministrazioni scolastiche ad attuare l’assunzione e la presa di servizio in modalità virtuale, in attesa che finalmente si esplicitino le procedure di assegnazione provvisoria.