Edicole e cappelle votive nel territorio di Montemaggiore Belsito

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A Montemaggiore sono numerose le edicole sacre, sia sulle facciate delle case che nelle periferie e nelle campagne circostanti l’abitato. L’edicola sacra è una struttura architettonica che solitamente ha piccole dimensioni.

Il termine deriva dal latino “aedicula”, diminutivo di “aedes” (“tempio”) e quindi ha il significato originario di “tempietto”. È dunque una struttura che custodisce la statua, il dipinto o l’immagine sacra cui è dedicata e che può essere a sé stante o poggiata ad una parete da cui sporge. La forma architettonica ha essenzialmente una funzione estetica di inquadramento e di evidenzi azione dell’immagine di culto. Nel tempo le edicole sono state realizzate come segno duraturo di devozione, per una grazia ricevuta o solo come testimonianza di fede che offre ai credenti l’occasione per una riflessione, una breve preghiera, un gesto di riverenza. Esse sono un patrimonio artistico “minore” ma hanno grande valore come testimonianza di una forma di religiosità legata alle tradizioni popolari. La cura con cui i fedeli cercano di rendere belle e adorne le edicole, con fiori freschi o finti, con merletti o con piccole luci sempre accese, testimonia il loro forte legame spirituale con il Sacro.
Mentre per cappella, nello specifico, nell’architettura religiosa si intende un’ampia nicchia ricavata all’interno di una chiesa. Secondo la tradizione, il termine viene dalla Chiesa di San Martino di Tours, nella quale era conservata come una reliquia la cappa di San Martino. La Cappella a differenza dell’Edicola non protegge una casa o una famiglia, nemmeno quella a cui viene accostata fisicamente, ma proietta uno spazio sacro a servizio dell’ecclesia. Una “piccola chiesa” fuori dall’edificio religioso, un “luogo di culto” degli abitanti del vicolo, della strada, del quartiere.
Poi in senso lato le differenze strutturali tra cappella e edicola: la Cappella si caratterizza per Monumentalità, presenza di un Altare (come all’interno della Cappella di San Giuseppe e della Madonna Addolorata), presenza di un cancello (anche per questi ultimi detti), in genere è costruita in uno spazio pubblico o spazio privato trasformato in pubblico e in genere è proprietà collettiva.
Le principali edicole votive e/o cappelle sono:
Cappella di San Giuseppe in C.da Giampalermo (C/da S. Giuseppe),
Cappella della Madonna del Carmine in direzione chiesa di S. Maria degli Angeli,
Cappella in C.da Casino,
Cappella in C.da Bonfanti,
Edicola Madonna della Carmelo in Via Ten. S. Militello (di fronte vi si svolge la novena di Natale),
Cappella in Via G. Verga,
Cappella in C.da Santa Fara,
Cappella in C.da Tribunelle,
Cappella del Santissimo Salvatore in C/da Santissimo,
Cappella Madonna Addolorate in Piazza A. Moro (P.zza “Calvario”),
Edicola in C.so Re Galantuomo (difronte vi si svolge la novena di Natale),
Cappella Madonna di Međugorje in Via Crocifisso,
Capella del Servo di Dio Mons. Mercurio M. Teresi in C/da Carpinello
e, inoltre, occorre segnalare altre effigi religiose particolari e degne di nota:
Statua di San Pio da Pietrelcina nel Giardino dei Valori,
Busto in bronzo del Servo di Dio Mons. Mercurio M. Teresi (di A. Parlagreco) nel Giardino dei Valori,
Grande Croce in cemento armato alta 4 metri (1973) sul Monte Roccellito.
Santi Licata

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