È stato presentato ieri il progetto S.U.D., Smart Utility District, pensato per riconvertire l’area ex Fiat di Termini Imerese in un sito di circular economy, green e ad alta innovazione tecnologica, con investimenti per 200 milioni di euro,
su cui si stanno puntando grandi speranze per il futuro occupazione della città.
Il Progetto S.U.D. di Smart City Group, consorzio di imprese provenienti da tutta Italia, promotore dell’iniziativa, è localizzato nei 42 ettari dell’ex sito Fiat di Termini Imerese, un ambizioso programma che punta su energie rinnovabili, riciclo dei materiali, mobilità sostenibile e uso dell’intelligenza artificiale
A chiarire gli obiettivi lo stesso Presidente di Smart City Group, Giancarlo Longhi. “È necessario – ha sottolineato nell’intervento – che tutti gli attori coinvolti, tanto noi quanto quelli istituzionali, si assumano le proprie responsabilità. Siamo di fronte a un progetto importante e innovativo, che potrebbe dare un lungo futuro di serenità economica e certezze lavorative all’area di Termini Imerese. Bisogna evitare che tappe decisionali troppo dilatate paralizzino l’iniziativa: in particolare, occorre definire tempi certi sia per le autorizzazioni che per i necessari sostegni economico-finanziari. È giunto il momento, a sei mesi dalla pubblicazione del bando, di entrare nel vivo della questione e di prendere posizione in merito a una situazione che, senza una decisione in tempi ragionevoli, potrebbe ritrovarsi in un vicolo cieco, con tutte le conseguenze che ciò avrebbe non solo per gli imprenditori, ma anche per il territorio e soprattutto per i lavoratori coinvolti”.
A maggio la proposta di S.U.D. è stata formalizzata attraverso la partecipazione del Consorzio alla manifestazione d’interesse bandita dalla procedura di amministrazione straordinaria sull’area di Termini Imerese; ha poi superato positivamente la fase preliminare di presentazione dell’idea progettuale, strutturando i progetti di dettaglio consegnati in ottobre. Sono inoltre stati avviati i confronti istituzionali nazionali, regionali e locali per i tavoli di lavoro tecnici che porteranno a presentare, analizzare e validare i business plan e le loro ricadute occupazionali. Dopo il via libera dei commissari si attende ora il parere di Invitalia, per la definizione delle prossime tappe del percorso.
“Accolgo con grande piacere ed entusiasmo – ha detto inoltre Filomena Maggino, Consigliere del Presidente del Consiglio e Presidente della Cabina di regia «Benessere Italia» – la vostra iniziativa. Il progetto S.U.D. Smart City group ha l’obiettivo, utilizzando le tecnologie più avanzate disponibili sul mercato, di riqualificare l’area ex FIAT di Termini Imerese portandola ad essere un ecosistema industriale all’avanguardia, nodo nevralgico di eccellenza nei settori dell’ambiente e dell’energia. Rimettere al centro delle decisioni politiche e personali, il «Benessere» dei cittadini significa promuovere anche la sostenibilità, l’ambiente, la salute e molto altro ancora”.
“Un’idea giusta – ha dichiarato invece Gaetano Armao, vice-Presidente della Regione Siciliana. Questa è una delle iniziative che meglio si attaglia al Recovery Plan ed è per noi un elemento molto significativo. L’idea di riconversione dell’area con una prospettiva verde, con una forte spinta culturale e ideale, che ha come interlocutori persone serie, affidabili e competenti, non può che avere il nostro plauso”.
Il Progetto S.U.D., localizzato nei 42 ettari dell’ex sito Fiat di Termini Imerese è in attesa di approvazione finale da parte del Ministero dello Sviluppo economico, porterà nella zona le energie di oltre venti imprese green attive in settori diversi, dalle energie rinnovabili al riciclo dei materiali, dalla mobilità sostenibile all’uso dell’intelligenza artificiale a servizio del cittadino.
Il progetto è stato presentato in un webinar a Ecomondo, la più importante fiera della green economy italiana.
“Se guardiamo indietro vediamo – ha concluso Stefano Rolando, vice-Presidente di Smart City Group – in questo progetto, la via di uscita da una situazione che appariva senza soluzioni. È una buona notizia. Se guardiamo al futuro, possiamo ragionevolmente immaginarci molti aspetti di valore aggiunto per quel territorio e in generale per il rapporto tra innovazione e rigenerazione economica. E questa è un’ottima notizia. Ma se guardiamo a oggi, proprio a questi giorni, la notizia attorno a cui tutto questo seminar ruota è un vero spunto di controtendenza, cioè l’iceberg di una volontà di imprenditori, di istituzioni e di una rete accademica di reagire al carattere paralizzante della crisi e di scommettere sul futuro possibile. Per le giornate che stiamo attraversando questa non è più una notizia, è una bandiera. Che siamo orgogliosi di sventolare”.