Termini Imerese, dopo il blitz contro gli ambulanti. L’Associazione Spartacus: punire i reati ma aiutare gli abusivi che vogliono rientrare nella legalità

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Nei giorni scorsi la Polizia di Stato, insieme alla Guardia di Finanza e alla Polizia Municipale, ha effettuato dei controlli nei confronti degli ambulanti, di cui diversi sono risultati abusivi.

Un intervento che oltre a reprimere i comportamenti illegali aveva anche l’obiettivo di salvaguardare la salute dei consumatori.
Sulla vicenda interviene adesso l’Associazione Spartacus di Termini Imerese che in un comunicato stampa afferma: “nel ringraziare per l’eccellente lavoro svolto tutte le Forze dell’Ordine, c’è da constatare con amarezza che il giorno dopo tutte le persone segnalate sono tornate nelle loro postazioni come se nulla fosse accaduto. Ma questo è solo un aspetto del problema”.
“Questa Associazione – prosegue la nota del Presidente dell’Associazione Nino Ferrara – nel riconoscere la necessità dell’intervento repressivo da parte delle Forze dell’Ordine ritiene che altre Istituzioni pubbliche, come l’Amministrazione comunale con la sig.ra Sindaco in testa, devono valutare attentamente il fenomeno dei venditori ambulanti, di cui diversi abusivi, e studiare una azione di recupero alla legalità di queste persone, i quali se stanno agli angoli delle strade a violare la legge, lo fanno solo per il bisogno di portare a casa la “campata”.Purtroppo molti di questi vengono presi in considerazione solo nelle campagne elettorali, offrendo loro solo una prospettiva di degrado e di vivere ai margini della legalità. Segno del mancato interesse , in passato, da parte delle istituzioni cittadine, a combattere il fenomeno e trovare una soluzione per questi nostri concittadini lasciati nella disperazione.
Più volte l’Associazione Spartacus ha chiesto un incontro con le Istituzioni cittadine per discutere del problema e sviluppare un possibile progetto, mettendo in atto quelle politiche sociali, idonee al recupero di questi cittadini dando loro la possibilità di poter lavorare nella serenità e nel rispetto delle leggi. Ma fino ad ora non è arrivata nessuna risposta.”.