Guida alle Osterie d’Italia 2021 di Slow Food: fra le cinque new entry siciliane “Donna Sasà” a Termini Imerese 

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Da oggi è disponibile in libreria la nuova Guida alle Osterie d’Italia 2021 di Slow Food. L’edizione 2021 si presenta come un chiaro messaggio di sostegno ad un settore colpito duramente dalla crisi pandemica.

Tra le cinque new entry siciliane il locale “Donna Sasà” che si trova in Via Salemi Oddo, 132 a Termini Imerese. Nel Comprensorio Termini Cefalù Madonie sono adesso tre le osterie recensite, erano infatti già presenti nella guida di Slow Food “Nangalarruni” di Castelbuono  e “Da Salvatore” di Petralia Soprana.
Se da un lato la Guida alle Osterie d’Italia 2021 rappresenta uno strumento per poter viaggiare, anche solo con la fantasia, tra le eccellenze d’Italia, dall’altro vuole porsi come un simbolo di solidarietà e vicinanza per i cuochi, le brigate, gli imprenditori che in questo momento stanno affrontando un periodo quanto mai complesso.
La pubblicazione della trentunesima edizione punta proprio a sostenere e valorizzare lo sforzo degli osti nel fronteggiare le sfide dettate dai grandi cambiamenti del periodo di emergenza sanitaria, reinventando costantemente il presente e il futuro del ruolo delle osterie. 
La guida esce quest’anno con un’importante novità rispetto alle edizioni precedenti: le Chiocciole, riconoscimento distintivo per le realtà eccellenti tra le segnalazioni, non sono state assegnate.
E questo per avvalorare ulteriormente la volontà di promuovere il lavoro dell’intero settore. Per lo stesso motivo, alle 119 novità sono seguite eliminazioni riguardanti solo chiusure e cambi di gestione, non basate quindi su valutazioni qualitative.
La Guida è stata resa possibile anche quest’anno grazie alla presenza capillare e diffusa sul territorio di più di 200 collaboratori, coordinati dai curatori Eugenio Signoroni e Marco Bolasco, che hanno recensito 1.697 osterie in tutta Italia. La regione che conta più segnalazioni è la Campania, seguita da Toscana, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto. Subito dopo arrivano Puglia e Sicilia, a testimoniare che quella delle osterie è più che mai un’identità legata a tutto il territorio italiano e non specifica di alcune zone.
Nella guida non si trovano soltanto gli indirizzi delle osterie selezionate, ma anche indicazioni sulle cantine e gli extravergini.  Oltre all’indice per località si confermano preziose anche le indicazioni relative alla distanza dai caselli autostradali e la vicinanza alle stazioni. Informazioni utilissime per chi anche in viaggio non vuole rinunciare al piace della buona tavola.

Le nuove entry siciliane della guida sono:

  • Le Boccerie – Agrigento
  • Giannavì – Palazzolo Acreide(Sr)
  • Dispensa – Palermo
  • Tipico – Ragusa
  • Donna Sasà – Termini Imerese(Pa)

Confermate le osterie che avevano la chiocciola nel 2020:

  • 4 Archi – Milo (Ct)
  • Al Ritrovo – San Vito Lo Capo (Tp)
  • Andrea – Palazzolo Acreide (Sr)
  • Cantina Siciliana – Trapani
  • Caupona Taverna di Sicilia – Trapani
  • Corona – Palermo
  • Da Luciana – San Piero Patti (Me)
  • Fratelli Borrello – Sinagra (Me)
  • Gente di Mare – Aci Castello (Ct)
  • La Rusticana – Modica (Rg)
  • Lo Scrigno dei Sapori Palazzolo Acreide (Sr)
  • Nangalarruni – Castelbuono (Pa)
  • Oasi Osteria del Mare – Licata (Ag)
  • Terracotta – Agrigento
  • Trattoria del Gallo – Palazzolo Acreide (Sr)
  • U Locale – Buccheri (Sr)

Confermate le osterie senza chiocciola:

  • Don Ciccio – Bagheria (PA)
  • Il gelso nero – Barrafranca (EN)
  • Ai cascinari – Palermo
  • Buatta – Palermo
  • Cicala – Palermo
  • Le Angeliche – Palermo
  • Piccola Napoli – Palermo
  • Da Salvatore – Petralia Soprana (PA)
  • Antica Trattoria San Giovanni – Piana degli Albanesi (PA)