Il Presidente Uniti per le Madonie Pino Di Martino e il Coordinatore di Cittadinanzattiva – Madonie Cefalù Franco Scancarello hanno inviato un commento sul sistema di potere delle Madonie.
Nella loro riflessione constatano il perdurare di un silenzio assordante di quasi tutti gli amministratori, vecchi e nuovi, a fronte di un sistema politico-istituzionale che da anni opera in modo autoreferenziale e antidemocratico. Ne pubblichiamo il testo integrale:
“Iniziata la stagione del rinnovo dei vertici della macchina del potere nelle Madonie, lo scorso 25 Novembre è stata la volta della “Unione dei Comuni delle Madonie”, il Sindaco di Petralia Soprana Pietro Macaluso è stato riconfermato Presidente per un ulteriore triennio. A questa prima riconferma, seguiranno i rinnovi dei vertici degli altri diversi Enti para Pubblici che da anni operano nel territorio delle Madonie e ne gestiscono la governance (Agenzia di sviluppo Sosvima, Gal Isc Madonie, Distretto Turistico, Srr, Ente Parco delle Madonie, etc.) che, probabilmente anche loro riconfermeranno gli uscenti.
La prima operazione di potere lascia intendere che, nonostante il nostro appello del settembre scorso e i crescenti malumori, insofferenze e malessere che cominciano a serpeggiare in alcuni comuni, i soliti noti hanno raggiunto un sostanziale accordo spartitorio ed intendono monetizzarlo subito, con il solito metodo dell’arroganza dei potenti, incuranti di tutto e di tutti. Non si sono fermati nemmeno di fronte alle limitazioni negli spostamenti e nello svolgimento di qualsiasi riunione in presenza disposte con il DPCM, attualmente in vigore per limitare le possibilità di contagio da Covid19.
Dalle notizie che ci provengono da più parti, tale accordo proseguirà anche, ad aggirare le norme statutarie che prevedono vengano posti ai vertici soci privati e non ex Sindaci e/o amministratori comunali. Inoltre questo disegno spartitorio andrebbe a confliggere con la necessaria opportunità di rappresentanza delle diverse forze politiche, oltre che la regola, in passato adottata, di rotazione delle responsabilità tra i rappresentanti dei 30 comuni della cd Città a Rete delle Madonie, Termini Imerese, Cefalù.
Si rimane perplessi nel dover constatare il perdurare di un silenzio assordante di quasi tutti gli amministratori, vecchi e nuovi, a fronte di un sistema politico-istituzionale che da anni opera in modo autoreferenziale e antidemocratico.
La riconferma del Presidente della Unione dei Comuni delle Madonie poteva essere l’occasione nella quale qualcuno dei nuovi amministratori tornasse a sollevare la illegittimità nella costituzione di detta Unione, per la palese violazione dell’art. 41 della L R n. 15/2015, mai sanata e mai legittimata da alcun Organismo Amministrativo, Consultivo e/o Giurisdizionale a questo deputati.
Chiediamo a tutti loro chiediamo: come mai nessuno ha pensato di verificare anche il sostanziale fallimento della mission di questa Mega Unione negli obiettivi fondamentali per i quali era stata costituita e quindi l’eventuale necessità di passare ad altro strumento più agile, economico ed idoneo sistema di gestione dei servizi comuni?
Come mai nessuno ha chiesto di valutare l’efficacia e la legittimità delle decisioni e degli atti adottate i questo triennio, prima di procedere alla riconferma della precedente gestione? Le risposte a questi interrogativi aiuterebbero i cittadini a comprendere le dinamiche di queste decisioni politiche.
Uniti per le Madonie e Cittadinanzattiva, continueranno a verificare la corretta azione delle Pubblica Amministrazione e la stretta osservanza di tutte le norme che ne regolano l’attività e continuerà la loro azione di proposta e di denuncia per facilitare la comprensione di quanto succede all’Opinione Pubblica, auspicando che altri (forze politiche, sociali, sindacali, imprenditoriali e dell’ associazionismo organizzato ), come noi, si decidano a fare la loro parte.
Facciamo ancora appello principalmente agli amministratori che condividono le nostre perplessità e le nostre proposte (Sindaci, Assessori, Consiglieri), affinché trovino la forza ed il coraggio di uscire allo scoperto e prendere posizione decisa per voltare pagina e per affermare trasparenza, massima partecipazione e pari dignità nei confronti di tutte le realtà locali.
Ci rivolgiamo infine alle Forze ed Organismi deputati al controllo del territorio chiedendo di rafforzare i loro sforzi nel prevenire e combattere la mala gestio di un sistema distorto e divisivo che divide ed impera nel nostro territorio (vedi Sistema Montante )”.
Pino Di Martino, Presidente Uniti per le Madonie
Franco Scancarello, Coordinatore Cittadinanzattiva – Madonie Cefalù