Il GAL Madonie collaborerà con la Regione per valorizzare il patrimonio culturale del territorio utilizzando i fondi comunitari

0
136

Il GAL Madonie contribuirà ai processi di valorizzazione del patrimonio culturale siciliano ottimizzando l’utilizzazione dei canali di finanziamento comunitari.

Il Gruppo di Azione Locale delle Madonie, così come tutti gli altri GAL della Sicilia, è stato chiamato dall’Assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Alberto Samonà a collaborare con la Regione Siciliana al fine di migliorare la qualità complessiva dell’offerta turistico-culturale della Sicilia.
“Abbiamo aderito, immediatamente e con convinzione, alla proposta dell’Assessore – afferma il presidente del GAL Madonie Santo Inguaggiato (nella foto) – sottoscrivendo l’accordo, nella consapevolezza che i GAL possono svolgere un ruolo importante nella promozione – in alcuni casi nella gestione – del patrimonio culturale della Sicilia; un patrimonio che abbraccia tanti settori e che ha nel mondo rurale le espressioni più significative e una indiscutibile fonte di ispirazione. I GAL, per il loro specifico campo di intervento e per il forte legame con i territori, dei quali interpretano le ipotesi di sviluppo, possono facilitare e accelerare la spesa garantendo così la realizzazione di una maggiore quantità di progetti, frutto della programmazione dal basso e forti del collegamento tra le azioni che puntano sull’economia rurale, sul turismo lento, sostenibile. Come GAL Madonie – conclude Inguaggiato – metteremo a disposizione la nostra esperienza maturata in una realtà di pregio all’interno della quale è nato già dieci anni fa un Distretto Culturale del Paesaggio, e che include il Parco delle Madonie con i suoi 40.000 ettari di bellezze naturalistiche, di biodiversità, la sua eno-gastronomia i suoi centri storici.”
Al fine di ufficializzare la collaborazione è stato siglato un accordo tra l’Assessore Alberto Samonà e i GAL di tutta la Regione per costituire una “Rete Cultura” in grado di garantire la valorizzazione del patrimonio culturale siciliano materiale e immateriale, nonché la promozione dei processi di identità culturale e di crescita sociale attraverso la trasmissione della memoria storica, artistico-letteraria, documentaria ed etnoantropologica.
La scelta dei GAL ha sottolineato in una sua nota l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà è legata al fatto che questi Enti, riconosciuti dall’U.E. come Organismi Intermedi, sono già storicizzati e radicati nel territorio oltre ad avere una certa esperienza nell’utilizzo di fondi comunitari. La collaborazione con la Regione Siciliana servirà anche a velocizzare i processi amministrativi connessi alla spesa, consentendo di superare più agilmente quegli ostacoli che talvolta possono rallentare la realizzazione dei progetti.