Raffaele Arrigo, il mons. che lasciò Papa Pio X per essere Arciprete a Montemaggiore Belsito

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Mons. Raffaele Arrigo, già parroco di Montemaggiore Belsito, di cui quest’anno ricorrono 147 anni dalla nascita, vede la luce a Montemaggiore Belsito il 20 dicembre 1873 da Giuseppe e Giuseppa Cantarini una famiglia di artigiani.

Ordinato sacerdote il 13 giugno 1879. Laureato in Teologia presso l’ateneo del Seminario romano nel 1901. Insegnante di Teologia nel Seminario di Patti, prima, e in quello di Cefalù, dopo. La principessa Francesca Di Maria – Termine, principessa di Baucina, marchesa di Montemaggiore e Biscardo, contessa di Isnello, baronessa di Aspromonte, sposa di Biagio Licata, nel 1863, il Principe di Baucina stesso, furono suoi benefattori, i quali viste le buone attitudini e i talenti intellettuali di Raffaele vollero dotarlo di una borsa di studio per permettergli di frequentare agevolmente il seminario a Roma. Stando nella Città eterna fu prelato domestico di S.S. Pio X. Nel 1906 fu precettore del figlio (familiarmente chiamato Bebè) del principe di Baucina recandosi a Malta. Lasciata la sua carriera religiosa che si prospettava ricca di opportunità, per amore del suo paese natale tornò a Montemaggiore, come pure promise – avrebbe fatto – ai suoi nobili benefattori, per ricoprire l’incarico di Arciprete, che svolse con zelo e doti umane notevoli dal 1913 al 1945. Fu abate Cassinense di Santa Maria degli Angeli. Fondò la Casa religiosa di Sant’Angela Merici delle suore Orsoline e l’asilo infantile Benedetto XV. Morì nel suo paese natale il 18 novembre 1845 all’età di sessantadue anni. Prima di morire affidò la Casa religiosa all’Istituto Pontificio delle Maestre Pie Filippini, dove oggi, in un sarcofago, sono conservate le sue spoglie. Per raccogliere la somma necessaria alla realizzazione del suo sogno, una casa per togliere dalla strada i bambini di Montemaggiore e dargli l’opportunità di una formazione cristiana e umana, si recò in America e i montemaggioresi oriundi ricambiarono questo suo lodevole e disinteressato progetto contribuendo a realizzarlo, finanziando generosamente la sua meritoria opera. Fondò con altri montemaggioresi la S.A.M. (Società Automobilistica Montemaggiorese) una società con capitale azionario per fornire il primo autobus e servizio di linea da e per Montemaggiore e nel distretto, un progetto all’avanguardia per quei tempi. Fondò l’Azione cattolica di Montemaggiore Belsito e rispettivi i circoli, quello femminile nel 1908 e quello maschile nel 1909. Diede alle stampe quattro volumi tra i quali è ancora letto oggi, grazie ad una ristampa anastatica, “Venator Animarum” biografia di mons. Mercurio Maria Teresi nel 1932. Per quest’ultimo è in corso la causa di canonizzazione presso la Congregazione per le Cause dei santi a Roma.
Santi Licata