A seguito dell’incertezza e delle mancate risposte da parte dell’Università degli studi di Palermo in merito al progetto Erasmus +,
i 215 studenti e studentesse outgoing che sono risultati vincitori dei bandi 2020/2021 e che si sono fatti portatori di una raccolta firme, chiedono il superamento della sospensione della didattica in presenza presso le università ospitanti.
La questione è stata posta all’attenzione del Ministro dell’Istruzione, del Ministro degli Affari Esteri, al presidente del CRUI e all’assessore dell’Istruzione della Regione Sicilia in data 18 Gennaio.
Una risposta risultata poco esaustiva e priva di una reale concezione del problema, è stata quella relativa all’erogazione della didattica in modalità a distanza. Non tutti gli atenei ospitanti sono disposti a concedere la dad, comportando così un’impossibilità a procedere con la realizzazione del progetto stesso. L’università degli studi di Palermo, non ha fornito, peraltro, nessun tipo di indicazione utile relativamente allo svolgimento della suddetta modalità e non ha provveduto a contattare i singoli atenei esteri al fine di avvisarli.
L’erogazione delle borse di studio agli studenti, ha fatto sì che molti di loro si premurassero di bloccare le residenze universitarie all’estero dovendo far fronte a delle scadenze contrattuali imposte dagli atenei. Inoltre le operazioni di immatricolazione degli studenti presso le università ospitanti, in molti casi, devono essere eseguite in presenza entro il mese di Gennaio pena l’annullamento del programma Erasmus.
Il trattamento riservato agli studenti in partenza al secondo semestre, non risulta essere in linea con quello riservato invece ai ragazzi che hanno deciso di svolgere il primo semestre all’estero e che sono stati autorizzati alla partenza in una situazione epidemiologica ad alto rischio.
Gli studenti, per venire incontro alle preoccupazioni di carattere sanitario evidenziate da Unipa, hanno fatto pervenire all’università stessa una liberatoria per esonerare da ogni responsabilità l’istituto universitario nella speranza di una concessione della didattica in presenza. In questo senso, diversi atenei italiani, non hanno posto alcun veto o nessuna particolare condizione riguardo i programmi di mobilità internazionale lasciando in capo allo studente la libertà di scelta. Nessuna risposta però è pervenuta da parte dell’Università degli studi di Palermo in relazione a questo.
Dovrebbe essere possibile lasciar decidere gli studenti in virtù del contesto socio-sanitario di ogni paese di destinazione. Si fa presente che, inoltre nel Decreto legge del 14 gennaio 2021 varato dal Consiglio Dei Ministri, all’art. 6 rubricato “Limitazioni agli spostamenti da e per l’estero”, sono consentiti gli spostamenti per esigenze di studio verso i paesi dell’unione europea.
Il progetto Erasmus + è un’occasione che per molti studenti non sarà possibile ripetere in futuro. Si tratta di un’esperienza formativa sia dal punto di vista culturale, sia dal punto di vista della crescita personale in quanto pone gli studenti di fronte a situazioni da affrontare molto spesso facendo affidamento su se stessi. Riteniamo dunque che sia necessaria una risposta convinta e tempestiva in merito alla concessione delle partenze da parte dell’Università di Palermo.
Gli studenti e le studentesse dell’Università degli Studi di Palermo, vincitori e vincitrici del programma mobilità ERASMUS A.A 2020/2021