Quanto è importante vaccinarsi? Nostra intervista al giovane medico palermitano

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Nella foto il Dott. Santi Fruscione, specializzando in Igiene e Medicina Preventiva

Sono tanti, sono giovani e molti di loro sognavano di indossare il camice bianco fin da bambini,

stiamo parlando dei medici neolaureati che si sono trovati catapultati in questo vortice pandemico che tutto il mondo sta attraversando. Laureati, non si sono tirati indietro al richiamo della medicina che durante questo periodo sta facendo dei veri e propri miracoli, basti pensare al vaccino in tempo record grazie anche all’importante lavoro dei ricercatori. Dai banchi universitari alla corsia di un ospedale, abbiamo parlato con uno dei giovani medici siciliani, il Dott. Santi Fruscione classe 95, specializzando in “igiene e medicina preventiva”, palermitano di nascita ma originario della provincia di Caltanissetta.

Salve dottore, grazie per questa chiacchierata seppur a distanza in modalità del tutto telematica. Laureato da poco, come ci si sente a iniziare la propria carriera nel bel mezzo di una emergenza sanitaria del genere ?

“Intanto grazie per questo spazio, beh non ce lo aspettavamo! Questa è una di quelle situazioni assolutamente imprevedibili e anche una situazione alla quale non eravamo preparati e formati, ci siamo ritrovati tutti a lavorare nello stesso ambiente, medici con una grande esperienza alle spalle che formavano medici alle prime armi ma tutti abbiamo potuto dare il nostro contributo. Purtroppo o per fortuna, a seguito di questa pandemia diverse meccaniche burocratiche sono state velocizzate, infatti molti medici sono stati assunti ma anche molti infermieri e si sono trovati a fare i conti con questa situazione. Ovviamente per noi è stato anche un dovere morale essere inseriti in questa situazione per prestare il nostro servizio alla popolazione proprio perché questo è il nostro lavoro”.

Sei stato uno dei primi a ricevere il vaccino, come ci si sente ? È andato tutto bene, ha “fatto male” ? 

“Il vaccino ? Assolutamente indolore, non ho sentito nulla solo il classico pizzicore della “puntura” anzi ci si sente grati e fortunati perché in questo modo abbiamo la possibilità di poter bloccare la diffusione di questo virus perché questo è l’unico modo che abbiamo per bloccare realmente la trasmissione. Devo dire che è andato tutto bene, addirittura quando ho fatto i classici vaccini che vengono inoculati da piccoli avevo sempre qualche linea di febbre, in questo caso non ho avuto neanche quella. Quindi assolutamente approvato!”

È giusto vaccinarsi ?

“Ovviamente si! Fare il vaccino è giusto in primis per il prossimo e chiaramente per noi perché se tutti ci vacciniamo, riusciamo, secondo quanto visto ad Israele, riusciamo a ridurre enormemente la diffusione del virus e inoltre andiamo a dare ossigeno al sistema sanitario che giustamente in questo periodo è in grande sofferenza. Vaccinarsi è un obbligo morale e di rispetto nei confronti dell’altra persona specie se questa è in una condizione di salute precaria.”

Lasciando perdere il 5G, il microchip sottocutaneo o chissà quale teoria complottistica, molta gente è perplessa e nutre diversi dubbi proprio su questo vaccino, quanto è sicuro ?

“No mi dispiace, il 5G non funziona, dovremmo aspettare tecnologie più avanzate invece per quanto riguarda il vaccino posso dirti che è assolutamente sicuro. Quest’ultimo non contiene il virus vivo o attenuato ma bensì vi è soltanto una parte di esso e quindi è impossibile che possa trasformarsi in malattia e tra l’altro non fornisce assolutamente alterazioni al nostro sistema genetico e non interferisce assolutamente con esso e con il sistema di sintesi del DNA. Il vaccino dunque è sicuro ed è stato realizzato velocemente perché, hanno si rispettato tutte le fasi di sperimentazione, ma è stata usata la piattaforma dell’MRNA già sviluppata da anni. È bastato prelevare la molecola del virus e inserirla in questa piattaforma che si stava sperimentando e che sarebbe stata da qualche anno a questa parte il “gold standard” cioè il nuovo metodo di riferimento per la creazione di vaccini.”

È giusto vaccinare anche chi già ha avuto il Covid ?

“Secondo quanto dimostrano AIFA ed EMA è giusto vaccinare anche la popolazione che ha avuto il covid, in particolare al Policlinico di Palermo vengono vaccinate le persone che hanno avuto il contagio poiché gli anticorpi che vengono prodotti in seguito alla naturale infezione, non sono sempre protettivi. Quindi vaccinare a distanza di qualche mese chi ha avuto il covid è importante. Non tutti lo fanno in questo momento perché in una situazione in cui c’è bisogno di dosi, in teoria sarebbe da riservare la dose a chi non ha mai avuto produzione di anticorpale in toto.”

I giovani saranno probabilmente gli ultimi a ricevere il vaccino, perché ? E soprattutto perché devono vaccinarsi ?

“Beh, in una situazione del genere, i giovani saranno sicuramente gli ultimi a ricevere il vaccino perché intanto la sperimentazione è stata fatta sugli over 16 e poi come abbiamo visto attraverso i numeri, le persone sotto i 18 anni che hanno il virus, sviluppano una malattia lieve quindi un semplice raffreddore oppure sono totalmente asintomatici. Questo ovviamente in un’ottica pandemica, come quella che stiamo vivendo, non aiuta nel programmare la vaccinazione agli adolescenti perché il sistema sanitario deve essere messo al riparo vaccinando subito gli operatori sanitari e poi classificando le classi di rischio, tutti coloro che possono avere maggiore pericolo, quindi gli anziani e poi man mano tutti gli altri.”

Un consiglio che vuoi fare come giovane medico alle persone e ai giovani

“Io sono sicuro che i giovani avranno questo senso di responsabilità e si vaccineranno. Ragazzi vaccinatevi perché in questo modo contribuirete a fermare la diffusione del virus e lo dico anche a tutte le persone sia come medico sia come persona che ha a cuore la salute dell’altro. La strada è ancora lunga ma già riusciamo a vedere una luce in fondo al tunnel, il vaccino c’è, presto ne arriveranno altri per velocizzare il processo di vaccinazione completo di tutta la popolazione. Quindi, dal momento che abbiamo questa arma, usiamola, sconfiggiamo assieme questo nemico silente, rispettiamo dunque le regole e prima arriveremo alla fine di questo incubo.”

Giovanni Azzara

 

1 COMMENT

  1. Gli occhi di questo giovane medico, la sua preparazione e ciò che dice fanno presagire un lieto fine. Che le sue parole vengano recepite da chi deve ricevere il vaccino ma anche da coloro che devono predisporre tutto affinché ciò avvenga.

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