Nell’ambito della “Giornata della Memoria” il Prefetto di Palermo, alla presenza di tutte le Forze Armate e del Sindaco di Termini Imerese ha insignito, tra gli altri, con la Medaglia d’onore, Agostino Gallegra,
sergente cannoniere e secondo capo di Marina, catturato a Venezia il 12 settembre 1943 per essersi rifiutato di collaborare con il regime nazista e di aderire alla repubblica sociale di Salò di Mussolini.
Per questo motivo venne deportato in Germania per il lavoro coatto nel lager Stalag 1XB dove gli Internati Militari venivano lasciati al gelo, alla fame e a vivere nella sporcizia. Il regime nazista non aveva riconosciuto, con la complicità di Mussolini, lo status di prigionieri, e quindi fuori da ogni protezione prevista dalla Convenzione di Ginevra che veniva applicata a tutti i prigionieri di guerra.
Venne liberato dagli Americani il 13 marzo del 1945 ed è stato rimpatriato il 19 novembre del 1945 con la nave ospedaliera americana Angenquin.
Agostino Gallegra (nella foto) urante la prigionia si ammalò gravemente di pleurite essudativa, per gli stenti e lo stato di degrado in cui erano costretti a vivere, e al momento del rimpatrio era in cattivissime condizioni di salute.
Mandato in licenza di convalescenza il 25 novembre 1945, ritornato a Termini Imerese, morì sei mesi dopo il 14 maggio 1946 a soli 29 anni.
Agostino, finita la guerra, avrebbe dovuto sposarsi con la fidanzata partigiana del Veneto, Stella Salvadori, di Lemosano (provincia di Belluno) ma la precoce morte recise per sempre questo sogno.
La medaglia è stata consegnata alla nipote Marilù Parrinello (nella foto con il prefetto, la sorella e il Sindaco di Termini Imerese).