L’Unione delle Madonie e i comuni dell’area interna confermano il pieno sostegno all’istituzione della Zona Franca Montana in Sicilia e si augurano che l’iter di approvazione della legge obiettivo possa concludersi al più presto.
Una chiara presa di posizione dei sindaci e dei presidenti dei Consigli Comunali dei comuni ricadenti nell’area SNAI (Strategia Nazionale Aree Interne) presenti all’assemblea, tenutasi ieri pomeriggio in video conferenza, che aveva come oggetto la riflessione sul disegno di legge-voto sulle Zone Franche Montane, approvato dall’Assemblea regionale siciliana e fermo al Senato della Repubblica.
L’istituzione di tale zona, è chiaro a tutti, consentirebbe di recuperare parte del disagio che soffrono le attività economiche esistenti ed essere da stimolo per la nascita di nuove; uno strumento di contesto che potrebbe contribuire alla riduzione del decremento demografico. Per tale ragione l’istituzione delle ZFM è stata inserita nel documento di strategia, approvato nel febbraio del 2017, dall’area interna delle Madonie. Una opportunità importante che deve essere necessariamente e ulteriormente supportata da ulteriori politiche di sviluppo.
L’incontro, infatti, è servito altresì a pensare anche ad ulteriori iniziative istituzionali, parallele alla richiesta della Zona Franca, per sfruttare meglio l’avvenuto e conclamato riconoscimento della strategia Aree Interne, sia a livello statale con gli ulteriori provvedimenti emessi dal Ministro per il Sud e la Coesione territoriale che comunitario con l’avvenuta estensione della SNAI, per tutto il nuovo ciclo programmatorio 2021-2027, a tutta l’eurozona e l’impegno a destinare il 5% delle risorse comunitarie a sostegno del processo di sviluppo e della specificità delle aree interne.
Occorre utilizzare al meglio questa favorevole congiuntura per provare ad incanalare una proposta che, muovendosi con una visione nazionale, possa attivare nuove e concrete agevolazioni alle imprese, in funzione della specificità dei territori, che possano aggiungersi alle norme sulla defiscalizzazione previste dalla legge sull’istituzione delle Zone Franche Montane.
Per dare avvio a questo primo schema di proposta, che dovrà essere condivisa con tutte le altre aree interne del Paese, è stato nominato un comitato istituzionale formato dall’assessore di Caltavuturo Antonio Granata, dai sindaci di Geraci Siculo, Luigi Iuppa, Castellana Sicula, Franco Calderaro, Gangi, Francesco Migliazzo e dal presidente dell’Unione Madonie Pietro Macaluso.
«Apprendiamo con soddisfazione il riconoscimento, da parte dei sindaci dell’area interna delle Madonie – interessati alla SNAI – del duro e costante lavoro portato avanti dal comitato per l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia, che da oltre 2114 giorni si spende per la definizione del percorso legislativo finalizzato ad una fiscalità di sviluppo destinata alle terre alte della Sicilia. La prima Legge di prospettiva della storia dell’Assemblea Regionale Siciliana, approvata all’unanimità il 17 dicembre 2019.
Siano certi che tutti i sindaci delle Madonie continueranno a sostenere l’impegno del comitato e dei 133 rappresentanti delle comunità interessate al provvedimento.
Le zone franche montane sono uno strumento di politica economica regionale che non si contrappone ad altre misure nazionali o comunitarie. Rappresentano la pietra miliare di un progetto di vita comune a cui stiamo lavorando, che mira a coinvolgere le Banche, i Parchi di Sicilia, quindi, tutte le strategie di sviluppo che porteranno al completamento del progetto legato alla mission della Strategia Nazionale Aree Interne che punta alla viabilità, sanità, istruzione e digitalizzazione. Elementi complementari e imprescindibili al percorso delineato in questi anni e in attesa di essere esitato dai due rami del Parlamento». Lo dichiara Vincenzo Lapunzina, coordinatore del comitato per l’istituzione delle ZFM in Sicilia.