C’è un fiorire, in questi giorni, di un ampio dibattito sui social con al centro il futuro del porto di Termini Imerese. Nella polemica interviene anche l’Associazione 25 Aprile Termini Imerese,
sottolineando che non vuole improvvisarsi “come cittadini esperti in materie professionali di ogni ordine e grado”, ma prende le distanze da ogni posizione che sembra virare verso il “contro”.
“Sommessamente – scrive in una nota indirizzata al sindaco il Presidente Umberto Gentile – vogliamo scegliere la strada “per”, avendo a cuore uno sbocco operativo del progetto, che non ripercorra le strade che alla fine si concludono con un nulla di fatto. Molti ricorderanno il detto popolare: “Si Termini avissi u pottu, Palemmu fussi mottu“. Fuori da metafora la nostra visione guarda ad un progetto di rete competitivo, capace di creare nuovo Prodotto Interno Lordo, a sostegno della economia della Città e del territorio”
Secondo l’associazione ciò va realizzato all’interno di coordinate che salvaguardano il paesaggio costiero portuale, creano nuove opportunità turistiche, valorizzano le risorse naturali, creano un significativo margine di contribuzione per nuova occupazione.
“Nello specifico, secondo l’Associazione, il progetto deve assicurare un equilibrio virtuoso tra il settore infrastrutturale produttivo e quello turistico, nel rispetto dell’ambiente e della sicurezza. In tale contesto vanno create delle economie di scala, capaci di sostenerne gli investimenti economici che consentano la realizzazione pianificata delle opere. A tal proposito indichiamo, tra le priorità di contesto: la realizzazione delle opere intermodali tra il porto, l’area industriale, la ferrovia e l’autostrada, la elettrificazione del porto per impedire l’inquinamento dell’aria causato dai motori delle navi ferme in banchina, l’esecuzione in sicurezza delle operazioni di carico e scarico delle navi, per la tutela da inquinamento dell’aria e delle acque, la bonifica delle aree limitrofe, da sempre, abbandonate a se stesse (piombo, scarichi non depurati), la salvaguardia della spiaggia e del fronte mare collegato al Grand Hotel delle Terme, la creazione di un mercato del pesce, per il sostegno alle attività lavorative degli operatori locali addetti alla pesca, e per rendere più pulita la città ed eliminare, anche in chiave di igiene e salvaguardia della salute, la casba della vendita, la creazione di strutture di accoglienza (stazione marittima ) funzionali al rilancio del centro storico della città bassa, un progetto “vivere il mare” che realizzi un’area waterfront e a un museo dedicato”.
L’Associazione 25 Aprile Termini Imerese manifesta così il proprio punto di vista, in attesa di conoscere l’idea progettuale del Comune, rispetto alla quale esprimerà ulteriori valutazioni, manifesta, altresì, l’interesse ad essere coinvolta nelle preannunciate fasi di confronto per la definizione delle varianti al Piano Regolatore Portuale da parte dell’Amministrazione Comunale.
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