L’attività di servizio, conferma il ruolo di polizia economico-finanziaria affidato al Corpo della Guardia di Finanza, a contrasto di coloro i quali, accedendo indebitamente a prestazioni assistenziali erogate dallo Stato,
sottraggono importanti risorse economiche destinate a favore di persone e famiglie che si trovano effettivamente in condizioni di disagio.
I militari della Tenenza di Corleone, in esito ad attività di intelligence economico-finanziaria e in stretta sinergia e collaborazione info-operativa con l’INPS, hanno individuato, a Palermo e Corleone, due soggetti percettori illecitamente del Reddito di Cittadinanza.
In particolare, i soggetti controllati hanno rispettivamente omesso di dichiarare la primache nei due anni precedenti la presentazione della domanda era stata iscritta come cittadina italiana residente all’estero il secondo che la coniuge era titolare di unità immobiliari, il cui valore ai fini IMU superava i requisiti massimi (€. 30.000,00 – euro trentamila/00) entro i quali era possibile richiedere il beneficio “Reddito di cittadinanza”.
Tenuto conto che tali circostanze costituiscono cause ostative alla concessione del beneficio, i finanzieri hanno proceduto a denunciare i due soggetti alla Procura della Repubblica Palermo e di Termini Imerese per la violazione prevista dall’art. 7 del D.L. 4/2019 e, contestualmente, hanno proceduto, in uno dei due casi, al sequestro preventivo della “Card reddito di cittadinanza”nonché a segnalare gli indebiti percettori al locale Ufficio I.N.P.S. per l’irrogazione delle sanzioni amministrative di revoca/decadenza del beneficio e per il recupero coattivo delle somme già indebitamente percepite, complessivamente pari ad € 16.843,43.