Cefalù, nel settore dei beni culturali prove tecniche di ripartenza

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La stagione turistica dell’anno in corso presenta attualmente contorni piuttosto vaghi: stante la diffusione di nuovi varianti del Covid19 non sembra attuabile una programmazione a lungo raggio della  possibilità di accesso ai siti monumentali e museali del territorio siciliano,

né, in realtà,  si può dare per scontata la presenza nei prossimi mesi di visitatori provenienti da altre regioni o dall’estero.
In questo quadro generale di incertezza le località a prevalente economia turistica scaldano ugualmente i motori nella prospettiva di una ripartenza che, sebbene ritardata rispetto alle speranze iniziali, possa almeno dare sollievo, da qui alla fine dell’anno, ai settori più in crisi compreso quello della cultura intesa come vendita di prodotti e servizi.
È il caso di Cefalù la cui amministrazione ha deliberato l’istituzione del biglietto unico d’accesso ai beni monumentali di proprietà comunale. Al costo di dieci euro si potrà infatti avere accesso al parco urbano della Rocca, al museo Mandralisca, al teatro Salvatore Cicero e al lavatoio di Età medievale nonché ad un ulteriore sito di nuova istituzione quanto a pubblica fruizione e cioè lo scavo archeologico di Corte delle Stelle che, dal 1983, ha messo in luce un brandello di pavimentazione stradale romama completo di condotte fittili e fistole plumbee (dettagli che ne fanno un unicum nel panorama archeologico siciliano, accrescendone il valore documentale e l’interesse scientifico). Accanto al biglietto unico saranno sempre acquistabili i biglietti per i singoli siti, disponibili per quei visitatori impossibilitati per ragioni di tempo, ovvero per altre limitazioni o semplicemente per scelta personale, a visitare tutti quanti i luoghi previsti dal ticket unico la cui validità potrebbe comunque essere estesa oltre un intero giorno.
La modalità di acquisto degli ingressi sarà attraverso apposite biglietterie automatiche collocate in vari punti della città fra cui anche il visitor center sito in Corso Ruggero.
L’iniziativa del biglietto unico rappresenta un’attuazione pratica del SIBAC, acronimo di Sistema Integrato dei Beni Ambientali e Culturali della città di Cefalù. Istituito nel 2019 su proposta dell’assessore alle politiche culturali attualmente in carica, professore Vincenzo Garbo, il SIBAC si pone come principale obiettivo quello della messa in rete di tutti i beni di proprietà comunale  cosi da produrre reddito ma soprattutto occasioni di crescita culturale in collaborazione con partners pubblici (istituti scolastici cittadini, fondazione Mandralisca, Biblioteca comunale).
Già nel 2020, a distanza di pochi giorni del primo lockdown nazionale, il Centro Studi Ruggero II, nato anch’esso come attuazione del SIBAC e retto da un comitato scientifico composto da storici di cinque diverse nazionalità, dava vita al convegno internazionale di studi storici dal titolo Sotto lo Sguardo di Ruggero con l’obiettivo di indagare le principali caratteristiche del regno Normanno di Sicilia e, in un ambito più ampio, la temperie culturale dell’età di Ruggero II. Nel prossimo autunno si dovrebbe quindi svolgere una seconda edizione del convegno con tema Governare la Multiculturalità nel Mediterraneo Medievale.
In vista dell’istituzione del biglietto unico e della messa in rete dei beni monumentali di proprietà comunale è prevista la realizzazione, per alcuni siti, di nuovi dispositivi finalizzati ad adeguare i suddetti agli standard internazionali di fruizione; più precisamente, verrà prodotta e collocata una nuova segnaletica che consenta un approccio moderno ed accattivante ma al tempo stesso rigoroso ai contenuti: i due siti momentaneamente interessati a rinnovamento delle indicazioni sono non a caso quelli più specialistici per la natura stessa dei beni culturali in essi ricompresi e cioè il parco urbano della Rocca ed il sito archeologico della strada romana. In collaborazione con la Soprintendenza ai BB.CC. verranno infatti realizzati dei pannelli che creeranno un percorso di visita, presentando, nel caso della strada romana, anche l’archeologia di Cefalù nel suo complesso. Sulla Rocca, invece, è prevista una segnaletica di tipo interattivo che si avvale della consulenza scientifica del prof. Antonio Franco, studioso del sito.
Esclusivamente per la Rocca è stata inoltre approvata dal SIBAC anche una serie di servizi quali bar, toilette, bookshop e ovviamente un servizio di accoglienza turistica, tutti erogati in apposite strutture di legno da collocarsi alle falde della rupe. I servizi saranno affidati tramite bandi cosi come previsto dal codice dei BBCC vigente, dunque mentre la fruizione verrà affidata, per mezzo dei bandi di gara, a soggetti privati, la gestione di questo e di tutti gli altri beni rimarrà direttamente e interamente pubblica : il comune di Cefalù incasserà quindi gli introiti che saranno riconvertiti per opere utili di interesse collettivo.
Barbara De Gaetani