Termini Imerese. Fratelli d’italia: basta passerelle, l’Amministrazione comunale porti in Consiglio il progetto sul porto

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 “L’Amministrazione comunale porti in Consiglio il Progetto sul Porto, basta passerelle.

Mercoledì pomeriggio speriamo sia finalmente discussa in Consiglio la seconda interrogazione che abbiamo presentato sulla “questione Porto” per sapere perché il Sindaco non ha ancora sottoposto al Consiglio comunale il Documento di Pianificazione Strategica di Sistema (DPSS) che la Autorità di Sistema del Mare Occidentale di Sicilia ha inoltrato il 3 dicembre 2020 e che, secondo la normativa, sarebbe dovuto essere esitato entro 45 giorni dalla sua ricezione e come intende da qui in avanti  procedere per assicurare la piena condivisione delle scelte strategiche che riguardano il Porto, la Città e la Comunità di Termini Imerese”. Lo dice Licia Fullone, consigliere comunale di Fratelli d’Italia che ha presentato una interrogazione, assieme al coordinatore provinciale Raoul Russo. “L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Terranova – aggiungono Fullone e Russo – ha una propria visione sullo sviluppo del Porto di Termini Imerese e ci sembra il minimo da parte di chi si è candidato ad amministrare la Città per 5 anni. Ma forse sarebbe stato politicamente più corretto spiegarla ai cittadini durante la campagna elettorale, visto che buona parte della Giunta ne era perfettamente a conoscenza, ma questa domanda dovrebbero farsela coloro che li hanno eletti. Quello che Fratelli d’Italia in questo momento contesta – aggiungono – non è la bontà di un progetto che, di fatto, i consiglieri comunali e i cittadini non conoscono nel dettaglio, ma critichiamo il metodo che questa amministrazione sta usando, perché, evitando di aprire il dibattito in Consiglio, mortifica il confronto democratico”. Il sottosegretario alla infrastrutture Giancarlo Cancelleri del M5s ha annunciato pubblicamente che a Palermo si svilupperà il porto turistico e che il traffico commerciale sarà spostato a Termini Imerese, “con buona pace di quei consiglieri – dice Licia Fullone – che hanno osato chiedergli quante navi e quali merci arriveranno in città. Non sarà forse necessario sottoporre al Consiglio comunale una proposta di modifica del Piano Regolatore del Porto? Oppure, visto che il Sindaco può contare solo sul voto dei suoi 5 consiglieri (e sperare di appoggiarsi ad un paio di stampelle), tenterà una strada diversa, per consegnare all’Autorità Portuale una parte importante della Città senza il benestare dei suoi rappresentanti, legittimamente eletti?”, si chiede in conclusione Fullone.