Incontro tra il presidente Monti e i sindacati sul porto di Termini Imerese: 1000 posti di lavoro, navi da crociera, attività commerciali e ricreative

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Incontro tra le organizzazioni sindacali di categoria e il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di  Sicilia occidentale, Pasqualino Monti.

“Il presidente Monti ci ha confermato che a breve la sua nomina a commissario straordinario per le opere di rilancio della cantieristica navale a Palermo, decisa dal premier Mario Draghi, sarà esecutiva e questo consentirà di riprendere celermente la fase operativa per il completamento dell’opera,  che è già finanziata – dichiarano Angela Biondi e Francesco Foti della Fiom di Palermo, insieme  alle Rsu di Fincantieri Serafino Biondo e Davide Vitale – Siamo certi  che il presidente Monti porterà a compimento quest’opera indispensabile per la ripresa delle costruzioni navali, ferme dagli inizi degli anni 80”.
All’incontro si è parlato anche del porto di Termini Imerese. Il presidente Pasqualino Monti ha illustrato il progetto previsto per il porto commerciale e per quello turistico, la cui realizzazione è propedeutica alla ripresa e allo sviluppo dell’area industriale, con sbocchi occupazionali possibili per almeno  un migliaio di lavoratori. “Si tratta di un vasto e articolato progetto che consentirà al territorio una ripresa industriale e occupazionale – continuano Biondi e Foti – Un’importantissima infrastruttura, per un’isola come la Sicilia, che nelle vie del mare trova la principale possibilità di trasporto delle merci”. Ma non si capisce se i mille lavoratori sono per la zona industriale o per il porto.
Il rifacimento del porto  turistico di Termini consentirà l’arrivo di piccole navi da crociera. “Al momento l’approdo per questo tipo di imbarcazioni è impossibile per l’inadeguatezza delle banchine e delle strutture. Questo darà un nuovo impulso al settore turistico – concludono Angela Biondi e  Francesco Foti – Il progetto infatti prevede anche la realizzazione sul lungomare di aree dedicate alle attività commerciali e ricreative. Il territorio non può perdere questa occasione,  dopo anni di continua desertificazione di un’area industriale oggi al centro di una grande crisi”. Ma non sono a pochi a Termini Imerese ad esprimere forti perplessità sulla reale fattibilità del progetto.