Gangi, l’Istituto Comprensivo “Polizzano” vince il concorso promosso per il 29º anniversario delle stragi di mafia

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L’ Istituto Comprensivo “Francesco Paolo Polizzano” di Gangi ha vinto il concorso “Cittadini di un’Europa libera dalle mafie” promosso dal Ministero dell’Istruzione e dalla Fondazione Falcone per il 29º anniversario delle stragi di Capaci e di via D’Amelio.

L’Istituto di Gangi ha vinto per la Regione Sicilia, sezione secondaria di primo grado, con il calendario “Tempo di legalità” realizzato con i fondi dell’Assessorato Regionale per l’Istruzione e la Formazione Professionale della circolare il 14 del 23/05/2019 ai sensi della L.R. 08/05/18 n. 8 della Regione Siciliana.
L’idea è nata dalla felice intuizione di insegnanti e docenti dell’istituto che hanno fatto incontrare due percorsi: il Progetto “Il futuro nel passato” e il concorso. Da questa unione è nata la concreta testimonianza a voler riaffermare i principi di libertà, legalità, onestà che passano anche per l’orgoglio e la coscienza della nostra identità siciliana con la speranza e l’obiettivo che i piccoli alunni dell’Istituto crescano e divengano “Cittadini di un’Europa libera dalle mafie”.
Concepito nei 12 mesi in cui si svolge un anno scolastico, da settembre 2021 ad agosto 2022, il calendario valorizza e rende merito al dialetto, alle tradizioni e alla cultura di Gangi e della Sicilia. Contiene, infatti, espressioni, poesie, termini siciliani che ruotano attorno al tema comune che riafferma i principi di libertà, legalità e onestà. Il calendario sarà donato a tutti gli alunni dell’Istituto.
Il Dirigente scolastico, Prof. Francesco Serio, nel manifestare la più grande soddisfazione per il traguardo raggiunto ha esternato il suo ringraziamento a tutti i docenti e gli alunni che hanno contribuito alla realizzazione di questo prodotto che ha coinvolto tutta la scuola primaria, la scuola dell’infanzia, le classi prime della secondaria di primo grado, nonché il Gruppo Folkloristico “Engium” di Gangi, partner nel Progetto “Il futuro nel passato”. Ha voluto ringraziare anche genitori e i parenti degli alunni che hanno collaborato recuperando motti, parole, proverbi e modi di dire.