Comitato Pendolari Siciliani: giusto incentivare treni turistici ma chi si occupa di coloro che devono spostarsi per raggiungere i luoghi di lavoro?

0
300

In questi ultimi giorni si è parlato tanto di ripartenze, di turismo, di rilancio del settore economico-finanziario,

e onestamente ci fa molto piacere che il governo regionale pensi in modo fattivo a questo settore molto importante per l’economia siciliana dopo oltre un anno di sofferenze causa pandemia.
Abbiamo preso atto degli investimenti con l’incentivazione dei treni turistici Cefalù Line sulla Punta Raisi-Palermo-Cefalù, sulla Siracusa-Modica-Ragusa con i Barocco Line e novità di quest’anno con i Taormina-Catania Line.
Una domanda ci sorge spontanea: pensare al settore turistico è cosa buona e giusta ma come in tutte le attività per assicurare i servizi al turista c’è un popolo di lavoratori che deve spostarsi per raggiungere i luoghi di lavoro.
Infatti, se da un lato si incrementano le corse (Line) per dar modo al turista e al turismo estivo-festivo, dall’altro se diamo un’occhiata ai treni festivi sulla Messina-Palermo, sulla Messina-Catania-Siracusa, Siracusa-Ragusa, sulla Palermo-Agrigento e sulla Palermo-Trapani ci rendiamo conto che non vi è alcun treno assicurato nelle fasce orarie lavorative 06.00-09.00.
Di fatto il primo treno regionale da Messina parte alle ore 07.45 per giungere a Palermo alle ore 11.04 e da Palermo alle 08.32 per giungere a Messina alle ore 11.17. Va un po’ meglio sulla direttrice Messina-Catania con un treno previsto alle ore 06.52 che arriva a Catania alle ore 08.52, mentre da Catania a Siracusa il primo bus sostitutivo al treno è previsto alle ore 11.03 con arrivo a Siracusa alle ore 13.12 (tratta chiusa dal 13/06 al 31/07/2021).
La musica non cambia sulla Palermo-Agrigento il primo treno parte alle ore 8.43 e arriva ad Agrigento alle ore 10.47 mentre da Agrigento parte alle ore 8.15 con arrivo a Palermo alle ore 10.17. Molto peggio sulla Palermo-Trapani con il primo treno alle ore 8.09 con arrivo a Trapani alle ore 12.30 mentre da Trapani parte alle ore.5.55 con arrivo previsto a Palermo alle ore 10.17.
Come si evince chiaramente dagli orari chi deve andare a lavorare nei giorni festivi/domenicali a differenza dei giorni feriali, pur avendo acquistato un abbonamento ferroviario mensile, non può utilizzare il mezzo treno perché non sono state previste, assicurate, confermate e garantite le fasce orarie lavorative dei pendolari nonostante vi siano molti treni circolanti nell’arco dell’intera giornata.
Per quanto riguarda i Barocco Line, il turista che si trova a Catania non ha alcuna possibilità di raggiungere Siracusa in treno considerato che dal 13 giugno sino al 31 di luglio si viaggerà con il primo bus sostitutivo al treno delle 11.03 con arrivo a Siracusa dopo le ore 13.21 quindi un servizio senza alcun senso per i turisti che si trovano a Catania ma anche per i lavoratori che da Catania vorrebbero raggiungere Siracusa e tra l’altro titolari di abbonamenti.
Questa la situazione dei treni programmati nei festivi sulle seguenti relazioni:
Palermo-Messina n. 9 treni giorno – per un totale di 2088 km-treno
Palermo-S. Agata Militello n.4 treni giorno – per un totale di 504 km-treno
Messina-S. Agata Militello n. 6 treni giorno – per un totale di 636 km-treno
Palermo-Agrigento n. 12 treni giorno – per un totale di 1656 km-treno
Palermo-Trapani n. 6 treni giorno – per un totale di 1176 km-treno
Messina-Catania n. 19 treni giorno – per un totale di 1805 km-treno
Catania-Siracusa n. 9 treni giorno – per un totale di 783 km-treno (sino al 31 luglio con bus)
Catania-Caltagirone n. 4 treni giorno – per un totale di 364 km-treno
Taormina-Catania n.6 treni giorno i cd. Line (non li prendiamo in considerazione)
Siracusa-Ragusa n. 12 treni giorno i c.d. Line (non li prendiamo in considerazione)
Quindi tirando le somme, nelle tratte in questione, solo in un giorno festivo o domenica vengono percorsi oltre 9 mila km-treno.
Che cosa chiediamo? E’ presto detto.
La Regione Siciliana, committente del servizio di trasporto ferroviario regionale, comunque paga il dovuto all’impresa ferroviaria per i 65 treni circolanti nelle domeniche e nei festivi.
Per onestà intellettuale, il servizio c’è seppur ridotto al minimo ma non garantisce gli orari dei primi treni del mattino. A luglio dell’anno scorso avevamo chiesto al Dipartimento Trasporti Regionale nel predisporre la bozza oraria 2020-2021 di riprogrammare gli orari garantendo la continuità del servizio nelle fasce orarie pendolari (06.00/09.00) anche la domenica e nei giorni festivi tenuto conto che anche in questi giorni vi sono lavoratori che devono spostarsi per assicurare dei servizi ai cittadini avendo pagato un abbonamento (mensile-settimanale) per un servizio che, in effetti, c’è, ma non garantisce gli spostamenti lavorativi.
Chiediamo al Dipartimento Trasporti di voler inserire nella programmazione dell’orario 2021-2022 gli orari di partenza dei primi treni del mattino dei giorni feriali nella fascia pendolare 06.00/09.00 a garanzia della continuità del servizio pendolare.
Ci consta fare presente che oltre la chiusura della relazione ferroviaria Catania-Siracusa, verrà chiusa la Catania-Caltagirone sempre dal 13 giugno al 31 luglio ma la chiusura più lunga è quella della Catania-Palermo dal 13 giugno all’11 settembre 2021 che verra effettuata con bus sostitutivi sino alla stazione di Dittaino con una percorrenza tra le due Città da 3 ore e 35 a quasi 4 ore di cui un’ora e 10 minuti circa in bus sostitutivo al treno.
In conclusione chiediamo all’assessore regionale ai Trasporti on. Marco Falcone di voler intercedere presso il Dipartimento Trasporti affinché venga rivista la programmazione oraria festiva-domenicale per garantire un servizio efficiente ed efficace non solo ai turisti dei festivi e delle domeniche ma principalmente all’utenza-pendolare che anche nei festivi e nelle domeniche deve andare a lavorare.
Certi di fare cosa gradita, nell’attesa di un Vs. cenno porgiamo cordiali saluti
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer