Sciara: prende vita il progetto “Orto Didattico” per riscoprire l’importante valore della terra

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I frutti del duro lavoro adesso iniziano a farsi vedere. Prende vita il progetto Orto Didattico, un luogo di apprendimento non formale, un luogo di cura e osservazione, in uno spazio di comunicazione,

integrazione ed interazione, dove tutti gli alunni possono avere la possibilità di esprimere le loro potenzialità e soddisfare le esigenze di attenzione e valorizzazione, in particolare degli alunni con Bisogni Educativi Speciali. Ecco dunque che l’orto diventa un’aula interdisciplinare a cielo aperto, dove possono imparare giorno dopo giorno ciò che nessun libro, sito web o visita ad un’azienda agricola può spiegare. Possono coltivare ortaggi veri, piantare i semi e vederli gradualmente trasformarsi in piante, imparando ad osservare la natura, i suoi ritmi lenti e perfetti, il ciclo delle stagioni e a raccogliere i frutti di questo lavoro. Grazie alla collaborazione di alunni, docenti, personale scolastico e tantissimi altri, il progetto adesso è fiventato realtà, infatti gli ortaggi che sono stati piantati mesi fa, adesso cominciano a dare i primi frutti ed è con una giornata dedicata all’orto che gli alunni hanno reso omaggio alla terra con la spiegazione di tutti i processi che hanno svolto per portare avanti questo piccolo ma al tempo stesso grande pezzo di terreno da loro curato e coltivato. La scuola, rappresentata dalla referente del progetto Angela Tardibuono, ha voluto inoltre ringraziare personalmente anche attraverso la nostra redazione, tutti coloro che si sono spesi per rendere realtà questo importante progetto: Ditta Pesco, Patti’s Stable, Ditta Minuto Marco, Caracoli by Montana, Glamour, Rosella Di Liberto, Gianfranco Muscarella, Giampiero Arrigo, Nonna Rosetta Arrigo, Nicasia Andolina, Di Pasquale Alimentari, Piante e Fiori Tona, Panificio Scozzari, Panificio Muscarella, Mariano Mangano, Mimma Di Novo, Filippo Pansarella, Giacomo Scozzari, il sindaco di Sciara Roberto Baragona con tutto l’ufficio tecnico, i genitori e la redazione di Esperonews.
Giovanni Azzara

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