La totalità di credenze mitologiche, seppure mostrino una ripartizione equa nel divino tra l’elemento maschile e quello femminile, di fatto sono, invece, caratterizzate dal potere dominante del femminino.
Il femminile è legato alla Terra e il maschile al Cielo. Dall’unione di Terra e Cielo nasce il mondo. Ma mentre l’elemento maschile ha necessità di quello femminile perché avvenga la generazione, non è altrettanto necessaria l’azione del maschile affinché avvenga la proliferazione e la generazione nel femminile.
Gea, ossia la Terra è la rappresentazione massima del potere vivifico del femminile. È da Gea che per partenogenesi nascerà Urano che diventerà suo sposo.
La partenogenesi è un evento che si produce anche in natura. L’ape regina ha la facoltà di decidere se nel suo alveare necessitano fuchi o api femmine. Nasceranno infatti api operaie dalle sue uova fecondate, ma la regina ha la facoltà di fare nascere i maschi necessari alla sopravvivenza della colonia con la partenogenesi; ossia da uova che non hanno avuto bisogno di nessun apporto maschile, uova, quindi, non fecondate!
Femminino dominante che si manifesta anche con la credenza, presente nella quasi totalità delle religioni, che la divinità venga partorita da madre vergine. Lo furono: Buddha, i druidi Conhobar e Cuchulaim, l’indiano Visnu, l’egiziano Osiride, e la lista potrebbe allungarsi ulteriormente anche passando per la mitologia greca e per quella romana, fino ad arrivare alla religione Cristiana Cattolica dove Gesù è figlio di Maria Vergine e Madre.
L’aspetto del femminino è identificazione della terra feconda, che dona i suoi frutti, che genera vita e che rientra in un ciclo circolare dove maternità e verginità sono aspetti, solo apparentemente, contrastanti. La terra è madre, ma subito dopo è di nuovo vergine. La sua spiegazione sta nel fatto che occorre che la terra ritorni in inverno al suo stato primordiale affinchè i semi possano ingravidarla. Ciclo che non si conclude in un anno ma che la saggezza contadina indica in due anni alternando ad una cultura depauperante, tipica del grano, ad una coltivazione ammendante che rifertilizza la terra, come la coltivazione di fave o di erbe utili al foraggiamento degli animali come la “sulla”. Dea-Madre che genera e che rigenera!
Sara Favarò
Copertina libro di Sara Favarò “La Terra degli Dèi, Miti e Divinità Siciliani”