Da Termini Imerese, passando per Molfetta, Lesmo, per arrivare a Osimo in tutte le città italiane in cui è presente un centro o una sede della Lega del Filo d’Oro si è celebrata la Giornata Nazionale delle Persone Sordocieche,
istituita per garantire una più ampia inclusione sociale a chi vive questa difficile condizione nel nostro Paese.
“Abbiamo acceso di colori il Palazzo Comunale di Termini Imerese – ha dichiarato il direttore del centro imerese Gioacchino Madonia. I manufatti realizzati a maglia o all’uncinetto in occasione dell’iniziativa Yarn Bombing, evento organizzato da Deafblind International per coinvolgere in modo creativo le persone sordocieche in un progetto artistico tattile su larga scala per sensibilizzare il mondo. L’obiettivo è la valorizzazione delle loro competenze e delle loro potenzialità”.
La data non è stata scelta a caso: il 27 giugno del 1880 nasceva Helen Keller, una luce, un esempio per le persone sordocieche di tutto il mondo e di ogni tempo.
Quest’anno la ricorrenza ha un valore ancora più forte visto che segna un passaggio epocale: l’uscita dalla difficile condizione di isolamento determinata dalla epidemia da Covid-19 che ha costretto tutti a vivere momenti bui e di impossibilità di spostarci e comunicare.
In Italia, inoltre, si è raggiunto il grande traguardo del riconoscimento della lingua dei segni italiana e della lingua dei segni tattile (LIS e LIST).
Gioacchino Madonia ha poi concluso: “Ancora abbiamo molta strada da fare e molti obiettivi da raggiungere, ma abbiamo fatto tanto anche grazie agli insegnamenti di Helen Keller e Sabina Santilli (fondatrice della Lega del Filo d’Oro Onlus). Un importante obiettivo che ci prefissiamo è il pieno riconoscimento della sordocecità come disabilità unica, che in Italia è solo parziale e a efficacia limitata. Noi siamo certi di riuscire a raggiungere questo obiettivo grazie al filo che quotidianamente in molti ci tendono”.
Fabio Lo Bono