Commissionata all’artista termitana Loredana Lo Nero la realizzazione di 4 tele per narrare la storia di Sant’Anna a Floresta

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Dopo il successo della realizzazione del murales di circa trecento mq., nel comune più alto di Sicilia, Floresta,

l’arciprete  ha commissionato la progettazione e la direzione all’artistica termitana Loredana Lo Nero per la realizzazione di 4 tele per la narrazione della storia di Sant’Anna, da installare nell’altare della Maggior Chiesa, dedicata alla mamma di Maria. 
Attualmente nella chiesa si trova soltanto la statua che portano in processione, citata già nei murales dall’artista. 
Le tele di tre metri d’altezza per quattro, raffigureranno i momenti più salienti della vita di Sant’Anna: L’Annunciazione Dell’Angelo A Sant’Anna; il Ritorno di San Gioacchino: La nascita di Maria; la vita in famiglia di Maria con Sant’Anna e San Gioacchino.
L’ Annunciazione dell’Angelo a Sant’Anna, prende spunto dalla storia di Vangeli apocrifi, che raccontano sulla sterilità di Sant’Anna e la Grazia ottenuta. La tela  vuole raccontare di una giovane donna che osserva la legge di Dio. Felice si sposa con Gioacchino, Uomo saggio di buona volontà e amorevole.
Così Sant’Anna viene avvolta dalla volontà divina annunciata dall’angelo! Il colore celeste. E scende su Anna una consapevolezza mistica e spirituale il colore Arancione 
Dio che è Pienezza è luce (colore giallo) insieme al Rosso che dà l’arancione il colore di cui iconograficamente è vestita Sant’Anna che rappresenta la consapevolezza del disegno di vino. Il colore oro di fondo è La Pienezza di Dio La sua Luce. L’essere in tutto Onnipresente!!
Lo stile che ha utilizzato l’artista di Termini Imerese, vuole citare, con lo sfondo d’oro l’iconografia bizantina, ma nello stesso tempo le immagini prendono spunto dai colori puri della pop art, per finire nell’abbraccio alla Klimt, pieno di decorazioni dettagliate e preziose, che rappresentano segni come l’albero della vita, il Virgulto di Jesse. 
E infine le strutture delle tele citano e omaggiano le impostazioni della struttura rinascimentale di Piero Della Francesca,  dal triangolo (rappresentante il Dio Unico e Trino) alla forma ovoidale che rappresenta l’essere fecondi anche e soprattutto davanti al mistero Pasquale di morte e resurrezione.