Sostenere l’utilizzo e la produzione di biocombustibili e la diffusione dell’agrovoltaico nelle campagne siciliane, ma anche regolamentarne l’impatto sul territorio.
Inoltre, sensibilizzare gli imprenditori e, soprattutto, la popolazione sulla sicurezza e sui vantaggi della conversione in energia dei rifiuti organici urbani e agricoli, con una robusta campagna di comunicazione che a breve sarà lanciata dall’assessorato regionale all’Energia. Queste le direttrici dell’azione della Regione Siciliana, emerse durante i lavori della seconda giornata di “Le Energie della Sicilia”, l’evento organizzato dal governo Musumeci alle Ciminiere di Catania, nell’ambito delle Giornate dell’Energia 2021.
«Oggi – afferma l’assessore all’Energia, Daniela Baglieri – la Regione Siciliana deve allinearsi a quanto avviene a livello comunitario. Proprio ieri la Commissione europea ha approvato il pacchetto legislativo “Fit for 55”, che contiene proposte di direttive, regolamenti e altre iniziative riguardanti tutti i settori dell’economia che sono chiamati a contribuire al raggiungimento dei traguardi fissati sul clima, ovvero la riduzione delle emissioni di gas serra dell’Ue del 55% al 2030 e l’obiettivo “zero emissioni nette” (la cosiddetta neutralità climatica) entro il 2050. In questo quadro generale, l’opportunità di sviluppare il settore dei biocarburanti prodotti da rifiuti organici di origine urbana e agricola è enorme per la Sicilia e rappresenta un importante stimolo agli investimenti. In Italia esistono 1400 impianti di biogas, ma ancora pochi sono quelli nella nostra Isola. Il nostro obiettivo, attraverso un dialogo inclusivo e non ideologico – continua l’assessore – è stabilire un quadro di riferimento capace di rendere green l’economia siciliana senza penalizzare le imprese. A questo fine, attraverso la grande opportunità del Pnrr, dobbiamo sviluppare il sistema in modo lineare, semplificando per il possibile i processi autorizzativi».
Al centro della tavola rotonda, moderata dal direttore del dipartimento regionale dell’Energia, Antonio Martini e da quello del dipartimento Acqua e rifiuti, Calogero Foti, le opportunità offerte dalla produzione di biogas dagli scarti agricoli, la necessità di chiudere il ciclo dei rifiuti producendo energia. Tanti gli interventi in presenza e in video collegamento di esperti, operatori del settore e rappresenti di associazioni ambientaliste. «Ad oggi – ha sottolineato Biagio Pecorino, docente dell’Università di Catania – ci sono solo cinque impianti di produzione di biogas in Sicilia, pochi rispetto al resto d’Italia, nonostante le grandi potenzialità che avremmo nell’Isola nel recupero e nella produzione di energia da scarti e sottoprodotti del sistema agroalimentare. La possibilità di produrre biogas sarà sempre più strategica per il futuro, perché potremo realizzare i nostri prodotti di qualità impiegando solo carburanti “puliti”, accrescendone il valore e l’apprezzamento sui mercati internazionali».
Pietro Orsini, dell’Agenzia delle dogane, in video collegamento ha accennato alla proposta avanzata ieri dalla Commissione europea, che «prevede un aumento della tassazione sui prodotti fossili e una possibile detassazione da parte degli Stati membri sui prodotti energetici ottenuti da biomassa e biomassa sostenibile. Sul biogas – ha aggiunto – il ministero dello Sviluppo economico e quello della Transizione ecologica stanno portando avanti un programma di sostegno alla produzione e sono in attivazione risorse per contributi sino al 40% a fondo perduto per la realizzazione degli impianti e la connessione alle reti di distribuzione».