Il progetto Apri (accogliere, proteggere, promuovere e integrare), finanziato alla Città di Termini Imerese con circa 100mila euro dalla Conferenza Episcopale Italiana con i fondi dell’8xmille,
promuove l’accoglienza dei cittadini stranieri in condizione di fragilità attraverso le Caritas diocesane e le famiglie tutor disposte ad accogliere.
L’idea progettuale è quella di una accoglienza comunitaria capace di attivare le risorse del territorio sia civili che ecclesiali. Oliviero Forti, responsabile per le politiche migratorie di Caritas italiana ha dichiarato:”l’incontro tra famiglie tutor che rappresentano il cardine del progetto di accoglienza e Caritas italiana. Ha constatato l’impegno del territorio anche in tempi di pandemia nel dare risposte di integrazione a tanti cittadini stranieri che ormai rappresentano parte di questa comunità e che vanno sostenuti in questo momento di difficoltà per il paese. In Italia è già intervenuto per sostenere oltre 500 persone e contiamo nel prossimo anno di raddoppiare i numeri. Apprezziamo l’amministrazione comunale di Termini Imerese per l’impegno nel seguire e sostenere il progetto”.
Valeria Mele, tutor nazionale area centro sud Caritas Italia del progetto Apri: “abbiamo dato un’opportunità di accoglienza e integrazione, ma soprattutto di relazione, perché attraverso la relazione si abbattono i muri della diffidenza e del pregiudizio che sono diffusi nella comunità. Le 50 famiglie che hanno accolto a Termini Imerese hanno supportato e accompagnato le persone accolte nei percorsi di vita. Oggi abbiamo ascoltato e toccato con mano ciò che è successo. Corso di formazione, sostegno alla Dad, tirocini formativi, supporto alla ricerca della casa, supporto all’apprendimento della lingua italiana, corsi universitari, attività ludico-ricreativi e socializzazione. Le somme destinate dal progetto: sono 1.800 euro per ogni persona accolta per un investimento complessivo di 90mila euro”.
Maria Concetta Buttà assessore alle politiche sociali ha dichiarato: “un progetto che funziona, che apre, che accoglie e che mostra il lato buono dell’uomo. L’amministrazione comunale ha raccolto il bisogno e segue con attenzione il processo di sviluppo di un progetto di alta qualità”.
Padre Antonio Todaro, arciprete di Termini Imerese ha concluso: “una iniziativa che ha dato tanto alla nostra comunità in termini di accoglienza e soprattutto di integrazione. Una città che ha bisogno di progettualità sociale a sostegno di un bisogno diffuso che merita ascolto, attenzione e vicinanza umana. La Caritas italiana ha mostrato grande sensibilità e ha segnato con il progetto Apri un percorso di ampia solidarietà con una prospettiva futura già definita”.
Fabio Lo bono