Qual’è la situazione della green economy in Europa e in Italia, e quali gli obiettivi raggiunti dal nostro Paese in merito all’economia green?
La green economy rappresenta una scelta fondamentale per salvaguardare il benessere del pianeta e dei suoi abitanti. Vediamo nei dettagli cosa si intende per green economy, quali gli obiettivi europei e qual’è la situazione italiana in merito all’economia verde.
H2 La green economy in Europa
Secondo le ultime stime, entro il 2050 vivranno sulla Terra oltre 9 miliardi di persone: fondamentale risulta dunque l’ottimizzazione delle risorse per garantire una migliore qualità di vita e salvaguardare il pianeta.
In quest’ottica risulta dunque fondamentale puntare sulla green economy o economia verde, stabilendo obiettivi precisi e concreti per gli anni a venire. Ma cosa si intende esattamente per green economy? Si tratta di un’economia capace di generare prosperità e benessere crescente pur mantenendo i sistemi naturali che ci sostengono. Un’economia verde deve a sua volta essere collegata ad altri modelli, quali la sharing economy, o economia della condivisione, e ancor più alla circular economy, ovvero l’economia circolare, attuabile mediante la riproducibilità delle risorse.
La Commissione europea ha adottato all’interno del Green Deal una serie di proposte per trasformare le politiche dell’UE in materia di clima, energia, trasporti e fiscalità in modo da ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. È fondamentale ridurre le emissioni nel prossimo decennio per fare dell’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050 e tradurre così il Green Deal europeo in una realtà concreta.
H3 La green economy in Italia
Nonostante la difficile situazione economica fronteggiata dall’Italia negli ultimi anni, il BelPaese ha ottenuto ottimi risultati nell’applicazione dell’economia verde, affermandosi tra i primi Paesi in Europa nella Green Economy. Secondo l’analisi della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, che ha offerto un confronto tra le prime 5 economie europee – Italia, Germania, Regno Unito, Francia e Spagna – il nostro Paese si colloca al primo posto.
La green economy italiana è riuscita infatti a conquistare quattro primi posti (nella quota di rinnovabili, nel riciclo dei rifiuti speciali, nelle emissioni pro-capite nei trasporti e nei prodotti agroalimentari di qualità certificata) e tre secondi posti (efficienza energetica, nella produttività delle risorse e nell’agricoltura biologica). Ma non solo. L’Italia è, attualmente, uno dei Paesi europei con la minore emissione di rifiuti durante la produzione di beni e servizi. Addirittura si registra che, a parità di prodotto, le imprese italiane consumino meno energie e producano meno emissioni della Germania, considerato da anni uno dei Paesi più all’avanguardia.
H3 L’importanza della green economy in Italia
Negli ultimi anni sono cresciute esponenzialmente le imprese italiane che scelgono modelli di business sostenibili, ottenendo un conseguente effetto positivo su export, fatturato e occupazione. In Italia, negli ultimi cinque anni 432mila imprese hanno investito in sostenibilità, quasi 1 su 3, creando oltre 3 milioni di green jobs. È ciò che emerge dall’undicesimo Rapporto GreenItaly, uno studio che ha l’obiettivo di misurare e pesare la forza della green economy italiana. La sostenibilità è diventata il nuovo biglietto da visite per le aziende, che in questo modo si assicurano un vantaggio economico e di visibilità sugli altri competitors, riuscendo inoltre ad entrare sempre più in contatto con le aspettative dei consumatori.
L’attenzione alla sostenibilità e l’aumento della consapevolezza nei confronti delle tematiche ambientali sta infatti spronando sempre più consumatori e aziende ad agire attivamente per minimizzare il proprio impatto sul pianeta. Anche a livello domestico, molti fornitori del mercato libero, offrono interessanti offerte luce e gas che sfruttano le fonti rinnovabili, una delle armi più importanti che abbiamo a disposizione per limitare l’utilizzo dei combustibili fossili inquinanti.
Grazie alla tecnologia è sempre più facile venire a conoscenza dei propri consumi energetici e razionalizzarli: basta disporre di un’offerta internet mobile per scaricare app che permettono di conoscere i propri consumi domestici quotidiani; collegando gli impianti e gli apparecchi della casa, tramite la promozione internet casa, ad una centralina, potremo controllarli da remoto. In alternativa, è sufficiente effettuare periodicamente una autolettura del contatore per capire dove è possibile tagliare sui consumi. Se ci siamo trasferiti in una casa, dobbiamo prestare attenzione allo stato del contatore, se è attivo o se è presente ma disattivato, in questo caso, dovremo fare richiesta per un subentro delle utenze e procedere alla modifica dell’intestatario della bolletta.
É chiaro dunque, come sostituire i combustibili fossili con le fonti di energia rinnovabile fornisca numerosi benefici, in primo luogo per gli ecosistemi globali, ma anche per i singoli consumatori, sia da un punto di vista economico che di qualità della vita.