Doppio appuntamento con la cultura il prossimo giovedì 19 agosto a Geraci Siculo.
Alle ore 19,00 presso la sala conferenza dell’ex convento degli Agostiniani si terrà la presentazione del volume di Salvatore Anselmo: Madonie. L’arte e la storia (Kalós 2021).Dopo i saluti del Parroco, Padre Santino Scileppi, e del Sindaco, dott. Luigi Iuppa, interverrà il prof. Maurizio Vitella (Università degli Studi di Palermo); sarà presente l’autore e modererà l’incontro il prof. Giuseppe Antista (Accademia di Belle Arti di Palermo). A partire dalle ore 22.00 si potrà invece seguire un itinerario guidato alla scoperta dei monumenti del borgo, tra storia, architettura e arte. Dopo l’indirizzo di saluto del Parroco e dell’Assessore alla cultura, dott. Fabrizio Vincenzo Di Vuono, i proff. Giuseppe Antista e Salvatore Anselmo, accompagneranno i presenti nei seguenti siti: Chiesa di Santo Stefano (punto di partenza), Chiesa Madre, Chiesa di San Giuliano, Salto del Ventimiglia, Chiesa di Santa Maria la Porta, per concludersi nella chiesa di San Bartolo, annessa all’ex convento degli Agostiniani. Come da normativa vigente è necessario esibire il green pass.
“Madonie. L’arte e la storia” è il volume scritto da Salvatore Anselmo ed edito dalla casa editrice Kalós. Una guida, frutto di un lungo e accurato lavoro di studio e ricerca, che illustra e descrive la varietà e la ricchezza del patrimonio storico-artistico dei paesi delle Madonie nella sua seconda edizione aggiornata. L’autore originario delle Madonie – come nota Maria Concetta Di Natale nella sua Presentazione – riesce bene a coniugare ed equilibrare lo studio appassionato al rigore scientifico. Il volume (nella foto la copertina) è scrupolosamente preceduto da una puntuale ricerca sia in archivio sia sul campo e presenta, pertanto, diverse notizie inedite, riportando alla luce nomi di artisti e artigiani dopo secoli di dimenticanza e segnalando opere sconosciute che escono dall’ombra. Le pagine diventano dunque un chiaro stimolo a lasciarsi conquistare dalle meraviglie artistiche delle Madonie, a sostare e contemplare. Un invito, rivolto agli abitanti del territorio e ai turisti, ai visitatori occasionali, a godere dei tesori d’arte e di storia custoditi in questi paeselli che, come ha suggerito Maria Accascina in uno dei suoi articoli, sembrano tutti sciami di farfalle d’oro appuntati sopra un’immensa coltre di velluto nero.