Un presidio di civiltà interamente realizzata con i doni dei tanti che amano i libri e la lettura. Questa idea nasce dal desiderio di avvicinare il libro al bambino sin dalla più tenera età.
8mila volumi di generi diversi, frutto esclusivo di libere donazioni, è il patrimonio attuale della biblioteca che ha la sua sede centrale in via Bagni, 75 a Termini Imerese.
Il progetto “Veni Creator Spiritus” prende forma nel luglio del 2020 per una intuizione del sociologo Pietro Piro, in piena pandemia, come tentativo di “messa in comunione” di energie e beni. È una biblioteca privata a uso pubblico fortemente proiettata nel sociale. Si alimenta e si sostiene solo con le donazioni.
Un invito alla lettura rivolto a tutti senza distinzione “di ceto e di credo” perché la lettura migliora tutti e contribuisce a rinforzare i legami di solidarietà e cooperazione.
“La pandemia ha impoverito molte famiglie e, purtroppo, la spesa dei libri è stata una delle prime a essere eliminata – dichiara Pietro Piero – offrire libri gratuitamente significa dare una possibilità a tutte le persone che desiderano leggere, ma che economicamente sono limitate nelle scelte e nelle possibilità concrete di accesso alla cultura.
L’obiettivo è quello di costruire una comunità di lettori operosi che siano costruttori di Pace e di cooperazione. È un “dispositivo abilitante” che mette in moto il desiderio di donare. Ai giovani chiedo di sporcarsi le mani con la realtà. Di rischiare, progettando il futuro. Di giovani ne vengono tanti in Biblioteca. È bellissimo sapere che ci sono tantissimi ragazzi e ragazze che stanno costruendo il mondo di domani”.
“È un sogno che diventa realtà, – dichiara Maria Grazia Di Ganci, preside del primo circolo – un sogno condiviso con Pietro Piro che con generosità ha voluto fare questa donazione. La scelta di aprire una biblioteca scolastica in un mondo in cui il testo scritto ha ceduto alle immagini, è una linea che non contrasta con il rinnovamento tecnologico in corso nella nostra scuola. La biblioteca sarà un luogo dove si raccolgono le parole scritte, i sogni e i ragazzi devono sognare, esplorare mondi nuovi. Sono certa che, attraverso la lettura, questo spazio diventerà un luogo vivo, occasione di crescita e di arricchimento”.
Fabio Lo Bono