Si va alla scoperta della Cefalù Bizantina alle “Notti di BCsicilia”

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Nell’ambito della manifestazione “Le Notti di BCsicilia” si terrà martedì 31 Agosto 2021 a Cefalù l’iniziativa “Alla scoperta della Cefalù Bizantina”.

L’appuntamento sarà alle ore 21,00 in Piazza Garibaldi. Dopo la presentazione di Valentina Portera, Presidente BCsicilia Sede di Cefalù e di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia, inizierà la visita che sarà guidata da Mauro Mormino, Studioso di Storia delle religioni. L’iniziativa è promossa dalla Sezione locale di BCsicilia di Cefalù. Per informazioni: Email: [email protected] – Tel. 346.8241076 – Fb: BCsicilia – Tw: BCsicilia.
Se si pensa alla Sicilia ed al suo legame con la millenaria civiltà di Bisanzio o, per meglio dire, dell’Impero Romano d’Oriente, il pensiero corre sovente ai mosaici delle cattedrali di Monreale, Cefalù, della Cappella Palatina e della Martorana di Palermo. In effetti si tratta di alcune tra le principali testimonianze artistiche bizantine per quanto poste al di fuori dei confini politico-amministrativi di Costantinopoli e sorte nel corso del XII sec. Quando l’Isola era sotto governo Normanno. Tuttavia, le testimonianze di Bisanzio in Sicilia, anche se forse meno evidenti e monumentali, sono ben più antiche e ci riportano ad un periodo compreso tra il VI ed il IX secolo. Anche Cefalù conserva tracce di quel periodo, seppur nascoste e celate dalle stratificazioni del tempo, della storia e delle scelte degli uomini. Scoprirle, in fondo, non è difficile. Talvolta non coinvolge opere materiali ma è una storia narrata attraverso i documenti e le fonti antiche prodotte in un lungo arco di tempo che dal periodo Tardoantico giunge sino al profondo Medioevo Mediterraneo coinvolgendo il Tirreno, il Bosforo e l’Egeo.
Il centro storico di Cefalù, con la sua rete di vie e strade che ruota intorno alla cattedrale giungendo sino al mare, custodisce alcune piccole, significative e suggestive tracce di questo particolare e talvolta trascurata pagina di storia. La piccola chiesa dell’Itria che, nel nome, richiama al culto mariano bizantino; le mura che sul mare e poi sulla Rocca difesero la città sino alla sua caduta in mano araba negli anni ‘50 del IX sec.; infine la cattedrale normanna edificata sui resti di una piccola chiesa bizantina – sede di un episcopato i cui vescovi parteciparono ad alcuni tra i più importanti concili della storia della cristianità – ed i suoi celebri mosaici del XII sec. sui quali un antico documento, il Rollus rubeus, narra una storia ancora poco nota.