Produrre metanolo dall’idrogeno e dall’anidride carbonica. Secondo il progetto di Methanet, la start up siciliana che promette di rivoluzionare il sistema energetico dell’Isola,
uno dei tre impianti dovrebbe sorgere a Termini Imerese. Gli altri due previsti sarebbero ubicati a Milazzo e ad Augusta. Un progetto nato nel solco della decarbonizzazione e sull’esempio di siti già presenti in altre parti del mondo. L’idea dei promotori è di cercare finanziatori a New York senza chiedere un centesimo alla Regione o allo Stato. Il progetto che ammonta a 600 milioni di euro per i tre impianti, creando in meno di un anno da 30 a 90 posti di lavoro grazie a finanziamenti da cercare tra settembre e ottobre tra gli investitori, come detto, della borsa targata Usa. “Il 75% delle emissioni di gas a effetto serra, in Europa, è riconducibile alla produzione e all’uso di energia – spiega il leader della società Antonio Ferraro – Ecco perché la trasformazione del settore energetico è una condizione fondamentale per portare l’Ue verso la neutralità climatica entro il 2050, come convenuto dai leader europei nel dicembre 2019 nello spirito dell’accordo di Parigi”. “Methanet afferma ancora Ferraro – utilizza una tecnologia innovativa che prevede la cattura dell’anidride carbonica e la sua conseguente trasformazione in metanolo attraverso l’utilizzo dell’idrogeno generando così un processo circolare che limita l’immissione di ulteriore anidride carbonica nell’aria. L’idrogeno può provenire dall’elettrolisi dell’acqua, dall’utilizzo di fonti di elettricità rinnovabili o dai gas di scarico non recuperabili dell’industria; l’anidride carbonica può provenire da qualsiasi fonte adatta, oppure può essere catturata e purificata in modo economico. Così come gli alberi, che ciclicamente generano ossigeno e immagazzinano Co2, Methanet interviene attivamente nel contrastare i cambiamenti climatici che incidono sempre di più sulla vita di tutti i giorni, promuovendo l’immissione sul mercato di un carburante più ecologico”.